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Via Tremonti dentro Monti, mal che vada risparmiamo due monti

Giulio Tremonti ha fatto il suo tempo, la sua figura di Ministro delle finanze risulta oramai usurata. Sono venute a mancare quelle componenti necessarie per proseguire il suo percorso: credibilità, sostegno incondizionato della propria maggioranza e fiducia dei mercati. Anche il Premier, che anni addietro lo indicava come il “genio” dell’economia italiana, ha fatto marcia indietro; criticando a più riprese il suo operato. Lo stallo economico internazionale sommato con l’indecisione dell’esecutivo nelle scelte finanziarie, fanno si che risulti inevitabile un cambio al vertice.


Certo l'ideale sarebbe l'ormai retorico "passo indietro di Silvio" , ma in tempi così grigi bisogna pure sapersi accontentare; almeno per il momento. Occorre una figura diversa all’Economia, una persona in grado di ridare linfa ai mercati, oltre ad avere il pieno sostegno del Governo e a possedere un’immagine pubblica meno logorata rispetto a Tremonti; la cui faccia sembra oramai l’emblema del fallimento economico italiano. L’ex commissario europeo, Mario Monti, sembrerebbe essere il candidato ideale per ricoprire il ruolo di nuovo Ministro dell’Economia.

L’ultima cosa che si deve fare è temporeggiare, la profonda crisi finanziaria che attanaglia l’Italia richiede interventi immediati. Anche la stessa opinione pubblica ha bisogno di un volto nuovo a cui affidarsi. Si tratterebbe di un gesto di responsabilità nazionale che permetterebbe di aprire una nuova pagina di dialogo anche con l’opposizione. Inoltre come afferma ironicamente Beppe Severgnini da Corriere.it: "Via Tremonti dentro Monti, mal che vada risparmiamo due monti".



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