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Messina, primo premio costruttori di pace al Dalai Lama: l'Amministrazione comunale respinge le polemiche

Davvero numerose sono, da più parti, le obiezioni opposte alla gestione e organizzazione per l'arrivo del Dalai Lama in città. L'evento (che potremmo definire) dell'anno, ha un rilievo fuori dal comune. "Ci dispiace - afferma la Giunta - che provincialismo, interessi politici, opportunismi di ogni sorta, stiano oscurando un evento di rilievo mondiale che riguarda la nostra città. - e denuncia - gravi atti di strumentalizzazione politica e di palese disinformazione."

"È comprensibile (per quanto di basso livello sia) che personaggi minori, in cerca di visibilità e quarti d'ora di notorietà - prosegue la nota - si lancino in maniera sguaiata sulla vicenda. Soggetti, che hanno svolto ruoli importanti a servizio delle istituzioni, si sentono legittimati ad esprimersi in maniera non competente, creando confusione nell'opinione pubblica." L'appello lanciato è "Chiediamo alla città, alle Forze politiche e alla comunità sociale, di unirsi attorno a questa testimonianza, in nome dei valori della nostra società, della nostra civiltà, della nostra città."

Quanto all'ex Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, si legge "ha ironizzato sulla delibera della Giunta e si è prodotto in una dotta disquisizione, secondo cui, essendo Taormina Arte una fondazione, la sua gestione deve essere improntata alla distinzione tra fondatori e amministratori, con totale autonomia di questi ultimi rispetto ai primi." Alla luce di tale spiegazione, Zaccone conclude "se la delibera prevede di destinare il fondo di dotazione a copertura delle spese della Suprema Autorità religiosa tibetana, la stessa è nulla e ogni eventuale ultronea destinazione è un contributo specifico che pagano i cittadini messinesi."

Due gli errori da matita blu in questa breve conclusione. "Tao Arte non è una fondazione tradizionale, ma 'di partecipazione'. Inoltre, l'iniziativa è autofinanziata con la vendita dei biglietti. Il fondo di dotazione serve solo per le anticipazioni di cassa. Zaccone confonde la fondazione tradizionale con la fondazione di partecipazione."

"Nelle fondazioni tradizionali, nessun fondatore può dare indicazioni operative su come usare il patrimonio - spiega la Giunta - in quelle di partecipazione - invece - partecipano attivamente alla gestione, la cui amministrazione non è indipendente, ma servente. Dunque, le affermazioni di Zaccone sono sbagliate perché frutto di confusione."

"Quanto alle affermazioni rilasciate dal Commissario di Tao Arte, Pietro miceli, - dice la nota - è bene precisare che la somma di danaro di 120mila euro entra nel bilancio della fondazione come fondo di gestione e può essere utilizzata per finalità della fondazione, per realizzare eventi. Il socio fondatore Comunale di Messina ha dato un'indicazione di uso specifico e la somma rappresentata da una clausola di salvaguardia qualora non si dovessero coprire le spese. Non trattandosi di dotazione patrimoniale (altro elemento di confusione: si tratta di fondo di gestione), la destinazione è legittima."

"Il Dalai Lama è un premio Nobel. - spiegano - In sua difesa, la comunità dei Nobel per la Pace ha fatto fallire un vertice organizzato dal Sudafrica. Il Dalai Lama ha parlato al Parlamento Europeo ed è intervenuto alla conferenza mondiale sui diritti umani di Ginevra; ha la solidarietà del mondo libero e di personaggi di rilievo mondiale. La sua lotta non violenta e pacifica per l'autonomia del Tibet lo rende testimone di valori altissimi, di spiritualità e libertà."

In conclusione, è "per questa ragione, - che - il Sindaco vorrà insignirlo come primo destinatario del premio 'costruttori di pace', istituito nella riunione di Giunta di martedì 8 agosto, per dare evidenza a personalità, od organizzazioni, che costruiscono con la loro vita e la loro testimonianza i valori essenziali della pace e del rispetto dei diritti riservati delle libertà di tutti gli uomini e donne."

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