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Migliaia di giovani in fuga da Messina: appello del consigliere Rella

Il Consigliere comunale, Marizio Rella, interviene in merito alla fuga di ragazzi messinesi costretti, loro malgrado, ad abbandonare la propria città alla volta di luoghi lontani; in cerca di lavoro.

"La notizia riportata dai giornali qualche giorno fa su dati ISTAT - afferma il consigliere Rella - pone la nostra città al secondo posto a livello nazionale (dopo Napoli) per la 'fuga' dei nostri giovani verso lidi più appetitosi, riflette rovinosamente lo spopolamento di Messina. La nostra città che nel corso degli ultimi 30 anni ha perso circa 15 mila abitanti, di cui 4 mila ventenni, solo negli ultimi 9 anni. Ragazzi che hanno fatto le valigie per non ritornarvi più".

"Ed è proprio qui il punto - sottolinea il presidente dell'associazione Messina Bene Comune - non tanto quelli che partono, ma quelli che pur con la preparazione acquisita non rientrano nel luogo natio per apportarvi ricchezza ed innovazione culturale. Come si fa a porvi rimedio? Bisognerebbe che le istituzioni, la classe politica, gli imprenditori, facessero fronte comune per creare le condizioni per una vera strategia di sviluppo".

"Mai come ora, tutte le intelligenze, tutte le “energie” cittadine possono farsi promotrici di un cambiamento che promuova una politica economica espansiva- prosegue Maurizio Rella - al fine di rilanciare la piena occupazione. Occorre modificare, se non quando abolire, le pesantissime limitazioni sancite dai trattati di Maastricht e di Lisbona". 

"Solo eliminando le perdite di sovranità politiche ed economiche si può rilanciare un piano nazionale dell’occupazione, un welfare degno di questo nome e, una repubblica nella quale i rapporti si basino sulla dignità dell’individuo. Esattamente come i nostri padri costituenti si erano immaginati l’attuale cittadinanza". 

"Solo creando le condizioni per attuare una politica economica espansiva, e l’abolizione del pareggio di bilancio è l’altra condizione fondamentale perché questa si possa effettuare le amministrazioni locali avranno la giusta autonomia per attuare politiche che tramite il lavoro, la casa, la sanità e l’istruzione restituiscano dignità a propri concittadini".

"Constatato il completo immobilismo del governo regionale “Crocetta” - conclude il Consigliere comunale - se non quando l'apparente incapacità nell'interpretare il proprio mandato, esorta tutta la cittadinanza  a creare insieme un radicale cambiamento economico e politico che possa avere le proprie radici a Messina e in Sicilia".

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