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Messina, sparatoria al M'Ama: cade l'accusa di tentato omicidio

Alessandro Cuté e Gianfranco Aloisi, autori della sparatoria avvenuta al lido M'Ama, saranno processati con l'accusa di lesioni e non di tentato omicidio; come disposto inizialmente dal Gip. Ricordiamo che, durante il suddetto agguanto, una donna messinese di 34 anni (Tania) rimase gravemente ferita ad una gamba.

A chiarire ulteriormente la vicenda, fornendo particolari molto interessanti, ci sarebbe un testimone, secondo il quale la ritorsione dei due pistoleri sarebbe scattata allorquando i buttafuori negavano l'ingresso nella discoteca ai giovani in questione, apostrofandoli quali "muccusi".

I ragazzi non avrebbero accolto di buon grado l'umiliazione subita, di fronte al loro gruppo di amici di Mangialupi. Da qui sarebbe scattata la maldestra ritorsione, sfociata nella sparatoria avvenuta lo scorso 21 luglio, e che per poco non costava la vita all'incolpevole Tania.


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