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Messina, c'era una volta il Tirone: storie di ratti, prostitute e spacciatori

C'era una volta, a Messina, una zona centrale della città che, per il tipo di costruzioni antiche, ricordava molto il borgo di Forza d'Agrò. Trattasi del quartiere del Tirone, dove in teoria sarebbe possibile apprezzare: le scalinate storiche, i suggestivi cunicoli sotterranei, le mura della vecchia città e alcune case (in mattone pieno) che ci riportano indietro di secoli.

Tuttavia, da svariati anni la zona è sottoposta ad un degrado infinito. La struttura simbolo della decadenza è senza dubbio l'edificio (con terreno annesso) appartenente al "Terzo Ordine di San Francesco". La struttura è pericolante ma ciò nonostante è abitata da nomadi che riversano nel terreno adiacente quintali di rifiuti.

Ratti, prostitute e spacciatori sono i normali frequentatori del Tirone in fase notturna; lo stato avanzato di abbandono e l'oscurità favoriscono per l'appunto il proliferare degli elementi sopraelencati. Una situazione divenuta ormai insostenibile per i cittadini normali che abitano nella suddetta zona.

Diversi i progetti di risamenento sono stati avanzati, alcuni approvati ma poi svaniti nel nulla. Di certo temporeggiare non può che aggravare, sempre di più, la situazione di degrado manifesto; in spregio alle esigenze sanitarie e di vita civile degli abitanti.

In proposito si è chiesto svariate volte all'Ordine francescano, proprietario dell'area, di effettuare una bonifica sostanziale del territorio in questione. Come risultato si ottenuto un leggero disboscamento e l'eliminazione di alcune delle collinette di rifiuti maleodoranti. Tuttavia, il problema si ripresenta in forma sempre più acuta.

E' stato il consigliere comunale Maurizio Rella a portare all'attenzione del nostro quotidiano la grave situazione di degrado della suddetta zona. Esaltandone il rilevo storico e augurandosi di riuscire a trovare una soluzione efficace; al fine di riportare l'area in condizioni di decenza e vivibilità.

In tal senso il Corsaro del Sud chiede l'esproprio immediato del suddetto immobile: sia il Comune dei Messina a rilevarne la proprietà in modo coatto. Dopo aver bonificato l'area, che comunque è d'interesse storico, sarà possibile deciderne la destinazione d'uso. Il nostro giornale online ha proposto una soluzione semplice e di rapida attuazione, ovvero la realizzazione di un parcheggio a pagamento, vista la vicinanza con il Tribunale. 

La portavoce dei Verdi, Raffaella Spadaro (che da diversi anni si batte con coraggio proprio per la riqualifica del Tirone) non è d'accordo con l'idea del parcheggio, a meno che non sia limitato al "Car sharing o electric". Ovviamente il movimento ambientalista preferirebbe la creazione di un'area verde nel rispetto della cornice storica del quartiere.

Alcuni anni addietro si parlava addirittura di creare un centro commerciale in quel punto, altri avrebbero proposto la creazione di un grande museo che preservi ed esalti il patrimonio storico presente, rendendolo a misura di turista. Tutte proposte molto interessanti purché siano attuate nel minor tempo possibile. Poiché è davvero inumano chiedere agli abitanti della zona di continuare a vivere in simile letamaio; attendendo una bonifica da sempre promessa e mai attuata.

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