Messina, marito e moglie specializzati nella "truffa dello specchietto": arrestati a piazza Castronovo
Un classico sistema per rubare soldi ad ignari automobilisti è senz'altro la "truffa dello specchietto" che consiste nel fingere la rottura di uno specchietto, incolpando un malcapitato automobilista di turno. Il tutto si conclude con un pagamento in contanti per liquidare il falso sinistro stradale.
Un sistema elementare eppure perfettamente funzionante. Ai due coniugi bloccati ieri dai poliziotti delle Volanti bastava spostare il perno, che normalmente blocca lo specchietto nella sua sede, per simulare il danno e costringere la vittima di turno a pagarne le spese.
All'interno un semplice filo a molla che ne regolava la caduta nel caso di un urto simulato. A rendere ancora più verosimile l’incidente, i due tenevano in auto un pezzo di legno ricoperto da nastro adesivo, verosimilmente utilizzato per provocare un rumore associabile ad un piccolo urto.
Marito e moglie sono stati sottoposti a controllo dagli agenti in piazza Castronovo, intorno alle 9.00 di giovedì mattina. Residenti in altro comune, non hanno saputo fornire spiegazione alcuna alla loro presenza in città né tanto meno alla manomissione dello specchietto retrovisore.
Nei loro confronti, entrambi con precedenti per truffa aggravata, nonché già destinatari di foglio di via obbligatorio emesso in altre città, è scattato il medesimo provvedimento. Non potranno più far ritorno nel comune di Messina per un periodo di tre anni.
All'uomo, contestata anche la violazione al Codice della Strada perché alla guida privo di patente già revocata nel 2010 e fermo amministrativo per mesi tre sull'autovettura.
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