Messina, giovane in coma per l'aggressione al "Mamma Mia" di Santa Teresa: arrestato il responsabile
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 30enne messinese incensurato Saporito Francesco, ritenuto responsabile di“lesioni personali gravissime” con l’aggravante di aver agito per motivi abbietti e futili.
La misura cautelare eseguita nel tardo pomeriggio costituisce l’epilogo della rapidissima attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, condotta dai militari delle Compagnie di Messina Sud e Taormina ed avviata in seguito al gravissimo episodio verificatosi lo scorso 23 luglio.
Il giovane Trimarchi Gianluca, intento a trascorrere la serata insieme ad un amico nei pressi della struttura balneare “Mammamia Beach” del comune di S. Teresa di Riva, veniva aggredito da un soggetto con un pugno che lo faceva rovinare in terra causandogli delle gravissime lesioni tali da porlo in pericolo di vita ed attualmente in stato di coma farmacologico.
Le indagini esperite nell’immediatezza hanno consentito di ricostruire la dinamica di quanto accaduto, accertandole responsabilità di Saporito Francesco quale autore dell’aggressione al Trimarchi ed appurando contestualmente non solo che il colpo inferto alla vittima abbia attinto una zona vitale del corpo ma anche che, per la forza con cui è stato impresso, evidentemente portato da un soggetto in possesso di conoscenza e pratica delle arti marziali.
Infine il Saporito, anziché fermarsi per prestare soccorso alla vittima, si era allontanato dalla zona teatro dei fatti per fornire nell’immediatezza una versione di comodo in modo da allontanare da sé ogni sospetto.
In particolare gli elementi di fatto acquisiti, a seguito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri, hanno consentito di ritenere, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il Saporito sia l’autore dell’aggressione al giovane Trimarchi, e come si evince dal provvedimento cautelare, “la sussistenza di gravissimi indizi di reità per le lesioni gravissime inferte alla vittima la cui vita è stata concretamente messa in pericolo”.
Di certo, allo stato, tenuto conto della zona vitale attinta dal colpo, della evidente forza utilizzata per fare cadere il giovane per terra e fargli sbattere violentemente la testa sul manto stradale, delle conseguenze riportate e dei danni irreversibili provocati, al punto che il Trimarchi versa tuttora in imminente pericolo di vita, la gravità del fatto, le modalità della condotta, l’allarmante condotta denota, a carico del Saporito una pericolosità sociale fuori dal comune.
Lo stesso, senza alcuna plausibile spiegazione, ha colpito con estrema violenza uno sconosciuto, pur conoscendo, praticando le arti marziali, gli effetti dirompenti che la sua azione avrebbe potuto comportare sulla vittima. Altrettanto allarmante è stato il dato che il predetto, anziché fermarsi e prestare soccorso alla vittima, si sia preoccupato di fornire, nell’immediatezza, una versione dei fatti di comodo per allontanare da sé ogni sospetto, riferendo di essere stato aggredito e nascondendo ai Carabinieri il gesto compiuto.
Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Messina Gazzi. Con l’arresto del responsabile dell’aggressione avvenuta lo scorso 23 luglio, in Santa Teresa di Riva, si pone fine ad una vicenda che, grazie alle indagini dei Carabinieri, ha consentito la cattura del responsabile. In tutto ciò è importante evidenziare la rapida risposta dello Stato e, nella fattispecie, dell’Autorità Giudiziaria di Messina, rispetto alla gravissima aggressione accaduta.
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