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Elezioni in Sicilia, Crocetta governatore: sarà vera svolta?

Rosario Crocetta è stato eletto nuovo governatore della Sicilia. Un ex-comunista a capo di una delle regioni più controverse d’Italia. Riuscirà colui che si auto-definiva “il sindaco antimafia”, in grado di licenziare da incarico pubblico la moglie di un boss della sua Gela, a fare una vera pulizia all’interno dell’Ars? Inoltre si tratta di un’autentica svolta?, oppure l’alleanza con l’Udc rappresenta in qualche modo una linea di continuazione del vecchio modo di far politica; in fondo sono oltre sessant’anni che la Democrazia Cristiana governa la Sicilia.

Ci si aspettava un exploit di Grillo e del suo candidato Cancellieri, e in effetti c’è stato, ma non al punto da mettere sotto le vecchie forze politiche. Se esiste un vero vincitore di queste elezioni regionali è senz’altro l’astensionismo. Quindi, tutti quei sentimenti anti-politici che si respiravano hanno indotto i siciliani a disertare le urne per disgusto, invece che confluire interamente sul M5S. Specialmente nei paesi e nelle zone più interne dell’Isola non c’è stato quel terremoto politico che ci si poteva attendere.


Alcuni segnali politici però sono arrivati. Il Pdl ha concluso malamente la sua esperienza in una delle regioni che da sempre ha rappresentato una sua roccaforte elettorale. L’alleanza tra i centristi di Casini e il Pd sembra consolidarsi e funzionare, di conseguenza dovremmo aspettarci che una simile coalizione sia confermata in prospettiva politiche del 2013; anche alla luce del recente atteggiamento isolazionista di Silvio Berlusconi, in rotta con il governo Monti.

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