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Messina, le spiagge di Tono e Torrente Mulinello rischiano di scomparire? La relazione geomorfologica

Figura 4
La Contrada Tono è situata nel litorale tirrenico del Comune di Messina, ed è sede di attività agricole ed insediamenti adibiti per la maggior parte a residenze stagionali. 

Resta localizzata nella breve fascia pianeggiante costiera a ridosso del versante collinare che si aggetta sul Tirreno; la piana trae origine dall’accumulo di depositi alluvionali allo sbocco delle fiumare e dalla successiva ridistribuzione dei sedimenti lungo la costa da parte delle correnti di "long shore" e del moto ondoso.

Il tratto di litorale interessato, che si estende in direzione NO-SE, è caratterizzato da costa bassa sabbioso-ciottolosa, con un sottile arenile; la fascia di dune preesistente è stata completamente erosa. 

La lunga spiaggia è stata oggetto negli anni passati di una rapida regressione, comune su tutto il litorale tirrenico della provincia messinese, ma che si è attuata con maggiore evidenza  in corrispondenza delle foci della Fiumara Tono e del vicino Torrente Mulinello.

L’assenza di scogliere naturali ed artificiali rende la costa particolarmente esposta all’azione del moto ondoso. In relazione alla configurazione costiera, le mareggiate sono prevalentemente legate ai venti provenienti dal I e dal IV quadrante, e cioè Grecale, Tramontana e Maestrale. I moti ondosi più intensi e frequenti sono generalmente quelli legati al vento di Maestrale, per cui la deriva litorale netta dei sedimenti è verso levante.

 Dall’esame della cartografia contenuta nel  P.A.I. del Ass. Terr. Amb. Reg. Sic.- Unità fisiografica n° 1 – “da Capo Milazzo a Capo Peloro”, è stato appurato che la contrada risulta essere tra quelle in maggiore stato di pericolosità e di rischio riguardo all’erosione costiera; in particolare, l’analisi della carta della tipologia costiera e dell'evoluzione delle linee di riva n° 3 (cfr. fig. 1) e della carta dell'evoluzione delle coste n° 3 (cfr. fig. 2), ha permesso di individuare una situazione di generale disequilibrio che caratterizza il litorale in esame e che denuncia un’insufficienza del trasporto solido fluviale nel ripascimento della spiaggia, testimoniato dall’appiattimento della foce della vicina Fiumara Tono.

Per quanto riguarda la valutazione della pericolosità e delle aree di rischio (cfr. fig. 3), il tratto di litorale considerato risulta essere soggetto a pericolosità P3 (elevata) e rischio R3 (eleva-to). Le cause dei fenomeni erosivi sono da ricercare principalmente nella diminuzione degli ap-porti solidi dei corsi d'acqua per la realizzazione di opere lungo l'asta, nell'esistenza di vari inter-venti estemporanei ed eccezionali che hanno determinato un'alterazione del trasporto solido co-stiero, nella antropizzazione e nella distruzione della fascia dunale.

Dal confronto delle linee di riva rilevate nel 1998 rispetto a quelle del 1976 e 1985, si nota come i fenomeni di arretramento culminano in località Mulinello (Tono) dove il mare è avanzato di circa 200 m aggredendo la prima fila di case, denunciando un tasso di erosione come tra i più elevati in Sicilia (cfr. fig. 4).

Inoltre, dai rilievi effettuati nel Marzo 2015, è emerso che l’erosione della linea di riva è continuata ad aggravarsi negli ultimi anni. Nella Carta dell'evoluzione Costiera (cfr. fig. 5), la nuova linea di riva può essere confrontata con quelle desunte da Google Earth (rilievo 2011-14) e con quelle censite nel PAI.


Dall’esame della carta si evince come, negli anni 1976-2011, i processi di erosione costiera hanno smantellato l’antico promontorio esistente in corrispondenza delle foci dei torrenti Tono e Mulinello, con un veloce tasso di erosione ed un trend evolutivo teso alla rettificazione della linea di costa.

Negli ultimi anni (2011-2015) l’arretramento della linea di riva ha subito un rallen-tamento, ma vista l’esposizione dell’area ai fenomeni meteo marini ed i pregressi arretramenti, non si possono escludere in futuro ulteriori perdite di suolo, anche se si può ragionevolmente as-serire che, stante la quasi completa rettificazione della linea di costa rispetto al promontorio pre-esistente, il tasso di erosione dovrebbe essere notevolmente diminuito. 

Dott. Alvise Ucosich (Geologo)

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