banner

Breaking News

Emergenza pubblica illuminazione: in tilt il Comune di Messina

Da diversi giorni, in molte zone della città, vige la più assoluta oscurità a causa di una gara d'appalto affidata alla ditta vincitrice per soli sei mesi. Questa ha impiegato oltre dieci giorni per organizzarsi sul territorio e assumere i vecchi dipendenti della precedente ditta. Nel frattempo, soprattutto nelle zone al centro della città (vedi Viale Europa, Via La Farina, ma anche Corso Cavour e vie adiacenti il Duomo, per citare gli esempi più eclatanti), il buio continua a farla da padrone con inevitabili conseguenze sul piano della sicurezza pubblica.

Sull'argomento, registriamo la nota del consigliere comunale Libero Gioveni, il quale stigmatizza quanto sta avvenendo, avvertendo che già lo scorso "18 Novembre aveva presentato una dettagliata interrogazione in merito alla mancata scelta da parte di Palazzo Zanca di affidarsi a CONSIP nella gestione e manutenzione della pubblica illuminazione cittadina, rivendicando adesso quella sua proposta che, con dati alla mano, non avrebbe fatto ripiombare la città nel buio più assoluto con tutti i disagi e i pericoli che ne conseguono per la cittadinanza". Questa mancata scelta, a detta di Gioveni, ha comportato il non aver affidato questo importante servizio ad una società quale la CONSIP, vincitrice della relativa gara europea per il lotto "Sicilia", consistente - leggiamo nella nota - "nella fornitura di energia elettrica, manutenzione ordinaria, preventiva e correttiva degli impianti e comprensiva anche dell'investimento per efficientamento energetico di tutto il parco lampade del Comune in tecnologia led, con prezzi che sembravano molto vantaggiosi per l'Amministrazione in quanto onnicomprensivi, anche dell'energia elettrica.

Dall'analisi della proposta emergeva inoltre - continua Gioveni - "un risparmio considerevole di circa 700.000 euro l'anno per 9 anni per l'Amministrazione, anche rispetto ai soli costi energetici attualmente sostenuti per l'esercizio degli impianti nelle condizioni in cui sono. Infine, - conclude il consigliere comunale - con l'affidamento a CONSIP non sarebbe stato necessario più bandire alcuna gara d'appalto, o redigere alcun tipo di progetto, senza considerare che alla fine del contratto gli impianti efficientati sarebbero rimasti di proprietà del Comune che, quindi, avrebbe usufruito direttamente anche dell'ulteriore importante risparmio energetico."

Così non è stato e, alla luce di quanto scrive Gioveni, ci domandiamo anche noi il perchè questo atto autolesionistico da parte dell'Amministrazione comunale, che ha preferito giocare al ribasso (appalto per soli sei mesi) invece di puntare ad una gara pluriennale che avrebbe risolto diversi problemi tuttora presenti sulla pelle dei messinesi?

Nessun commento