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"Scrissi d'arte", 9 anni e più di pittura e scultura a Messina: Vincenzo Bonaventura racconta

Testimonianze "più o meno utili" sulle arti figurative a Messina dal 2008 al 2017 (e qualche passo indietro) raccolte secondo un ordine rigorosamente alfabetico. Una "commemorazione", ma non soltanto, rivolta ai tanti messinesi che, nonostante tutto, superando difficoltà e ostilità, hanno inseguito e realizzato l'arte (ndr). Evidenzia e rimarca, lo scrittore e giornalista, e volutamente aggiunge articoli su messinesi eccelsi, adottivi soltanto in parte, quali Il Caravaggio e Giulio Aristide Sartorio e sui grandi del passato (Antonello e Filippo Juvarra).

"Non sempre un libro è ciò che sembra - spiega Vincenzo Bonaventura, che ha realizzato l'opera - e questo soprattutto non vuole essere quello che sembra. Non una raccolta di articoli ma piuttosto una testimonianza parziale di 10 anni (con qualche sforamento), dal 2008 al 2017, di arti figurative a Messina o comunque di artisti messinesi (che è quello che vuol essere), che operano e hanno operato anche lontano dalla loro città e talvolta sono molto affermati."

"Proprio per l'idea di testimonianza - dice - gli articoli sono rimasti tali e quali, senza alcuna revisione, informazioni di servizio comprese. [...] Un'operazione completamente diversa dal precedente "Teatranti", in cui tutto era stato rivisto, anzi rifatto."

"Perché? si potrebbe chiedere. Perché a distanza di pochi anni, - dettaglia - il decennio è "storicizzato", come dimostra il fatto che due gallerie importanti e molto attive, come "Orientalesicula" e "FortunaArte" non ci sono più, oppure che un'iniziativa meritoria quale il Museo del Fango non abbia trovato una sede pubblica. Conferma che la cultura in genere a Messina è sempre molto ricca di fermenti ma tutti di difficile stabilizzazione."

"La testimonianza vuole essere anche sulla qualità e sulla perseveranza di un ambiente e di questi artisti - conclude - e un pubblico di riconoscimento di tutto ciò che hanno portato avanti tra mille difficoltà e costanti incomprensioni. Con la capacità di stare, molto spesso, al passo coi tempi, mai digiuni di ciò che di importante avveniva nel mondo artistico internazionale."

Vincenzo Bonaventura è un giornalista professionista dalla lunga carriera, a lungo responsabile della rubrica di cultura e critico teatrale di Gazzetta del Sud, quotidiano con il quale ancora collabora. Nel 2008 ha ideato e curato il libro "Cara Messina..." (Manifesto ideale degli intellettuali messinesi della diaspora), pubblicato in occasione del centenario del terremoto del 1908, con testimonianze di 70 personalità. Tra le sue pubblicazioni Giovanni Paolo II. 1978 2003: i 25 anni del Papà che hanno cambiato la storia, La Sicilia ai tempi del Grand Tour. I racconti per i ragazzi che ha scritto sono Hercules e Annibale e la riduzione del romanzo Nostromo di Joseph Conrad. Per quattro anni ha insegnato Storia della Televisione nell'università di Messina.

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