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Mazara del Vallo: l'arte e la sua contemporaneità nella Sicilia barocca




L'artista messinese Mamy Costa sarà presente con le sue opere alla 1^ Edizione della mostra d’arte “L’Arte e la sua Contemporaneità nella Sicilia Barocca” a Mazara del Vallo.

Si svolgerà venerdì 21 dicembre alle ore 19.00, presso il Complesso Monumentale ‘Civic Center’ nell’ex carcere mandamentale di Via Vittorio Veneto a Mazara del Vallo, l’inaugurazione della 1^ Edizione della mostra d’arte “L’Arte e la sua Contemporaneità nella Sicilia Barocca”, che sarà visitabile ogni giorno sino al 6 gennaio 2019.

La mostra, diretta da Andrea Maggio, è realizzata dall’Associazione culturale ‘Fiera Franca Ss. Salvatore” in collaborazione con il “Centro Studi Padre Gaspare Morello”, con il patrocinio della Città di Mazara del Vallo, della Regione siciliana - Beni Culturali e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani. 

Si tratta di un'esposizione unica, che riunisce 100 capolavori, suddivisa in due sezioni: 

Da una parte 46 opere, di cui 5 firmate da artisti del passato tra cui Guido Reni e Sementi, Carlo Dolci.

Vi sono opere di artisti contemporanei, tra cui: Pietro Consagra, Loredana Meo e Mamy Costa, artista di Messina, con le sue Teste Velate.

Dall'altra parte 54 opere realizzate da 18 artisti contemporanei, che offrono un panorama assai variegato e multiforme, fatto di espressioni e linguaggi compositivi molto diversificati tra loro.

«L’obiettivo che ci siamo posti come Associazione – ha detto il direttore artistico e membro dell’associazione culturale ‘Fiera Franca Ss. Salvatore’, Andrea Maggio - è quello di continuare ad emozionare lo spettatore. Abbiamo voluto chiudere il 2018 con un evento espositivo che possa coinvolgere collezionisti ed artisti contemporanei. 

L’esposizione – ha aggiunto - a differenza del passato, è finalizzata alla promozione e valorizzazione dell’Arte visiva contemporanea. 

La Mostra – ha proseguito - si fonde in un’atmosfera magica che sarà un modo estremamente originale e sapiente di guardare al passato, di nutrirsi di quell’arte e cogliere gli stimoli attualissimi, con la testa al futuro. 

Il connubio - ha concluso Maggio - tra arte antica e contemporanea in un’esposizione d’arte non è molto frequente nelle Mostre di oggi che solitamente si concentrano su un settore, e tale interessante particolarità caratterizza la nostra missione”. 

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