Cosa produce l’intellettuale? Consapevolezza!
L’argomento: vivere nel mondo tecnico, quindi un argomento attuale e ben ostico proprio per l’indirizzo che esita sulla totalità della vita del genere umano.
A dirne, con logicità serrate, supportate da classici, Umberto Galimberti, ieri ed oggi a Messina.
Ieri all’Aula Magna dell’Ateneo peloritano, invitato grazie all’iniziativa della libreria Bananzinga di Messina e con la promozione di Caronte &Tourist.
La lectio magistralis sul tema: “L’uomo nell’età della tecnica” è stata seguita dal pubblico in assorta, silenziosa ed attenta partecipazione nella gremitissima Aula Magna dell’Ateneo.
Stamane, su: “Il disagio giovanile nell’età del nichilismo”, all’Auditorium del Palacultura, incontro dedicato agli studenti liceali messinesi.
Pur all’apparenza ineluttabile, il quadro presentato, proprio in ragione di tale forma di sfida, a cui i giovani maturi rispondono, siamo certi che ne viene, come è venuta, una scrollata sostanziale nei confronti delle narrazioni contemporanee, palesemente indirizzanti alla recessione.
Il fare, positivo, come strumento unico di una attiva presa di coscienza ed aggressione delle problematiche che affliggono il presente, troverà nei giovani che meglio di altri conoscono le insidie di questo tempo, la risposta racchiusa peraltro in una recente celebrazione messinese del ‘68, su Corsaro del Sud testimoniata. Il “Noi”, più frequentato dell’”Io”, nella nostra società contemporanea può far la differenza e promuovere positive rinascite sociali.
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