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Pirlo, valore aggiunto per la Juve e rammarico per il Milan

Andrea Pirlo è un calciatore unico quanto insostituibile. Se ne sono accorti nel Milan, di quanto il gioco della squadra rossonera abbia risentito della cessione del trentaduenne regista bresciano. Sembra essersene accorto anche il commissario tecnico della nazionale, Cesare Prandelli, che ha avuto parole di elogio: ''Nessuno come lui detta i tempi di gioco e ha una dote che pochi considerano: dà serenità alla manovra e tranquillità a tutti i compagni di squadra''. Pirlo sembra non risentire, al momento, né dei suoi 32 anni né del ginocchio capriccioso.

Presunti limiti che avevano indotto Galliani a non rinnovargli il contratto, consentendo così alla Juventus di accaparrasi il centrocampista a parametro zero. Per la Vecchia signora ha rappresentato un toccasana, una vera e propria rinascita per la squadra bianconera, reduce da una stagione più o meno fallimentare, durante la gestione Del Neri. Come sottolineava Prandelli, Pirlo è in grado di prendere la squadra per mano, anche nei momenti difficili e attraverso le sue "geometrie" dare compattezza al centrocampo bianconero. Certamente al Milan resterà grande rammarico per essersi lasciati "scappare" un calciatore di questo calibro.

Anche se siamo ad inizio campionato e in effetti è troppo presto per dirlo, tuttavia questa potrebbe anche essere l'annata buona per la squadra allenata da Antonio Conte. E se così fosse, se la Vecchia signora riuscisse davvero a scucire lo scudetto dalle maglie rossonere, allora Silvio Berlusconi potrebbe anche rivalutare la fiducia concessa a chi non è stato in grado di valutare il valore aggiunto che Andrea Pirlo rappresentava per il Milan.

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