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Il non voto è un voto di protesta?

Sollecitato da alcuni amici, viste le ormai imminenti elezioni regionali e alla luce del preventivato astensionismo, vengo a scoprire che molte persone non votano per dimostrare la loro protesta contro la mala politica. A questo punto mi chiedo: ma il non voto è un voto di protesta? Io direi di no, perchè tanto chi non vota ha sempre torto, perchè il voto democratico è alla base della convivenza pubblica, il voto è il sale della democrazia, è l'unica "arma" che abbiamo in mano per cambiare, o almeno tentare di cambiare, le cose nelle nostre città, nella nostra provincia, nella nostra Regione, nella nostra Italia e perchè no in Europa.

Quindi, andare a votare è fondamentale, non importa per chi, anche se sinceramente facendo una giusta cernita cogliamo quel candidato di questa o di quell'altra formazione politica, che corrisponde al nostro modo di concepire le cose, che corrisponde alle nostre aspettative finisce che siamo contenti di essere andati a votare, di aver partecipato al "gioco" democratico della Repubblica, di aver contribuito a cambiare veramente il nostro modo di vivere. Perchè in fondo il voto ci permette di "protestare" per una giusta causa. Questa deve essere la protesta-proposta per migliorare l'esistente e sperare che veramente qualcosa cambi davvero.

In conclusione, consiglio per chi non vuole andare a votare: questo gesto non farà cambiare nulla, anzi lo peggiorerà e, se proprio non sa a quale candidato dare il proprio voto, lo dia alla ideologia che più lo ispira sia essa di destra, di sinistra o di centro. Badate bene, le ideologie politiche non sono tramontate, sono soltanto state zittite, da un manipolo di ragazzi svogliati e impreparati, i quali vorrebbero sovvertire l'ordine democratico, ma che adesso dobbiamo fermare. E vedrete che le prossime elezioni regionali potrebbero essere uno spartiacque per far vincere quel voto di giusta protesta che dobbiamo incentivare al posto del non voto.

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