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Basta pesticidi in agricoltura: danni alla salute dell’uomo e dell’ambiente

Pur di garantire elevati standard di produzione e difendere le colture da attacchi di parassiti, insetti, e funghi, la maggior parte del mondo agricolo di oggi, utilizza pesticidi. Causa, questa, di una rottura dell’equilibrio ecologico e di “minaccia” alla nostra  salute.

I pesticidi, o antiparassitari, infatti, sono sostanze chimiche, allo scopo di arricchire il terreno, molto pericolose per la salute dell’uomo. In Italia, già dal 1992, l’Istituto Superiore di Sanità, ha riconosciuto molti pesticidi come probabili cause di diverse forme di tumore e di alterazioni del sistema ormonale. Fortunatamente, dato importante, è il graduale e progressivo aumento di aziende agricole, che non utilizzano antiparassitari e producono, secondo criteri del biologico. È chiaro che sono perlopiù aziende che operano per salvaguardare l’ambiente e la biodiversità, aperte alla ricerca e all’innovazione.

La quantità di pesticidi distribuiti per uso agricolo, lo rileva l’ultimo aggiornamento ISTAT, è diminuita di circa il 10% dal 2010 al 2013, per poi registrare nel 2014, un aumento del l’uso di prodotti chimici nelle campagne. In positivo, però, nel nostro Paese l’agricoltura sta compiendo diversi sforzi nell’uso sostenibile di pesticidi. Il miglioramento che si registra oggi è sostenuto, soprattutto, da quella fetta di agricoltori che rivolgono lo sguardo al biologico..

Al fine di favorire politiche più coerenti, Legambiente, in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale, sta dimostrando che si possono adottare tecniche conservative per migliorare il suolo, senza per questo aumentare l’utilizzo di dannosi antiparassitari. “Non è sufficiente produrre cibo, si deve e si può produrre cibo sano, che nutra bene e sia buono per l’uomo e per l’ambiente, "che è la casa dell’uomo” - sottolinea Legambiente, ed invita tutti ad un’azione di responsabilità.

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