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Prostituzione minorile e pedopornografia: in galera 62enne catanese

Usava il telefono per adescare le sue vittime e tanti stratagemmi, tutte scuse banali. Le telefonate giungevano alle ragazzine quasi per caso. Con loro entrava in confidenza, poi le convinceva a scattare fotografie alle proprie parti intime. Si faceva inviare le immagini.

Tentava perfino di incontrarle e chiedeva loro scatti di altre ragazze e numeri telefonici di amiche. Ad ogni rifiuto che riceveva, minacciava di raccontare tutto ai genitori della minorenne o diffondere sul web tutto il materiale. Così facendo, aveva ridotto in stato di soggezione e di perdurante timore le sue vittime, due giovani donne, una delle quali minorenne d'età all’epoca dei fatti.

La Squadra Mobile, che si è occupata del caso, ha eseguito la misura cautelare in carcere a carico di un 62enne catanese. L'ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica. All'uomo sono contestati i reati di prostituzione e pornografia minorile, estorsione e detenzione di materiale pornografico. La Polizia di Stato lo ha messo in manette e si trova ora in stato di detenzione presso il carcere di Catania.

6 commenti:

  1. Commento a: Prostituzione minorile e pedopornografia: in galera 62enne catanese
    Maria Salomone febbraio 02, 2018 (Parte 1)

    Sulla instabilità emotiva dell'adolescenza ci induce a riflettere questa vicenda che, a nulla gioverebbe testimoniare, se non portasse frutti di salvaguardia, come la conoscenza tout court però, già fa. Essere più equilibrati, oltre che comportare una interiorità che gestiamo privatamente, riguarda il nostro personale mondo relazionale. Dobbiamo essere consapevoli che se pure nella numerosità delle nostre relazionalità è potenzialmente più facile incontrare "pericoli", pure, la varietà delle relazionalità umane, ci salva perché abbiamo sempre qualcuno con cui confidarci anche quando non desideriamo far riferimento agli adulti di famiglia. Presi tra pulsioni alla crescita veloce e forme di affrancamento dalla tutela degli adulti, accade che si riponga la nostra fiducia in chi ci si presenta amichevolmente e che scambiamo per guida affidabile. Intanto un principio: solo la presenza fisica delle persone e la frequentazione dentro un gruppo sociale ci da una qualche garanzia; meglio se il gruppo fa riferimento ad una istituzione. E qui, si apre un altro capitolo: la scuola come istituzione dovrebbe completare la sua funzione dandosi come luogo da frequentare con una certa libertà, anche fuori dal mattino delle lezioni. Questo indubbiamente comporta la presenza sia di spazi che di presidi opportuni che permettano ai giovani di incontrarsi in ambienti familiari di socializzazione; un pò come avviene per il successivo ciclo di studi, quello universitario.

    Claudio Marchese

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    1. Sono d'accordo. Anche i rientri pomeridiani possono svolgere la funzione di sottrazione dei minori dalle situazioni sfavorevoli e negative. Più i ragazzi rimangono in luoghi protetti e vigilati, maggiore è la tutela dai pericoli.

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  2. Commento a: Prostituzione minorile e pedopornografia: in galera 62enne catanese
    Maria Salomone febbraio 02, 2018 (Parte 2)

    E' ovviamente un onere sociale, ma, quanto più costa socialmente, oltre che personalmente, il recupero di persone labili? Certo, anche nelle conoscenze strette si annidano forme di emarginazione indotta da gruppi di, diversamente disadattati. Lo sport in passato, ma anche ora, ha assolto sempre a questa funzione, essendo per sua natura luogo in cui si incanala l'esuberanza in vie di rigore oltre che di autostima personale per capacità intuitive degli addetti di riferimento. Gli allenatori, ad esempio, permettono a tutti di provarsi in vari ruoli all'interno della squadra. Questo provar ruoli, aiuta a riconoscere meglio le proprie inclinazioni, ma soprattutto, chiarisce che da soli è durissimo far bene, l'azione collettiva convergente verso un comune obiettivo è invece essenziale per l'ottenimento del risultato. Si apprende anche come il mettersi da parte nei momenti in cui un altro giova meglio di noi all'obiettivo comune della squadra, oltre che auspicabile, sia necessario, così promuovendo l’interesse collettivo, messo prima di quello personale. Si acquisisce per questa via, del se stessi, misura! Poi non è detto che se oggi riesco meglio nel ruolo di capo, domani non sia buono ed altrettanto stimabile, in quello di gregario. Il ciclismo, da questo punto di vista è molto istruttivo. Bisogna però che altre attività, come lo sport, presentino analoghe potenzialità per mettere in moto la conoscenza di se stessi, e l’azione del migliore se stessi. Non ci dispiacerà, anzi, accogliere, ipotesi fattibili di desideri in tal senso per incrementare quell'azione di avvicinamento dei cittadini alle istituzioni che, siamo convinti, stimolate a dialogare, sono capaci di trovare forme per il migliore soddisfacimento dei cittadini. Gli spazi delle scuole sono una grande risorsa e, come le palestre godono di una extraorarietà di funzionamento, non è detto che sia impossibile che altri spazi possano darsi disponibili, in presenza di altre figure di educatori, simili per qualità, agli allenatori sportivi, anche se interessantisi d'altro. Anche forme di autogestione concordata e con garanzie, potrebbero sortire effetti inattesi di maturazione.
    Attendiamo proposte per poter fare da trait d'union tra cittadini ed istituzioni, fosse utile.
    grazie per gli eventuali commenti, vorrà dire che potemmo svolgere questo ruolo sociale e chiaramente non abbandoneremo le iniziative plausibili. Anche le istituzioni possono avanzar proposte. Un luogo di dialogo, è questo ciò a cui ci proponiamo di assolvere, come compito.

    Claudio Marchese

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    1. Il binomio cittadini e istituzioni è fondamentale. Eccome...

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  3. Commento a: Prostituzione minorile e pedopornografia: in galera 62enne catanese
    Maria Salomone febbraio 02, 2018 Catania , Cronaca , Messina , pedopornografia , polizia , Prostituzione (Parte 3) in risposta a Maria Salomone
    La parola a loro, ora, ma soprattutto ai cittadini perché l'istituzione si attiva meglio quando vede un attivismo della cittadinanza. Tutti, abbiamo bisogno che quanto facciamo sia utile a qualcuno e se poi, la richiesta è diretta e possibile, meglio. Certo, tante più interlocuzioni saranno necessarie, ma le idee si raffinano sia masticandole che con la competenza. Poi, ovviamente, bisognerà individuare le figure per intraprendere queste attività, che non si può far gravare sempre su chi insegna già. Non so se si intravvede cosa sto cercando di proporre!
    L'insegnante-animatore, che cercherà di farsi coadiuvare, da artisti ed altri intellettuali non ingessati, da "pescare" tra coloro che al momento fuori dai ruoli, hanno competenze in questa direzione. A carico di chi le spese? Ma del servizi al cittadino ovviamente! Posti a tempo indeterminato che, pur se giova sperimentare, è sicuramente utile, prima che poi servano pischiatri. Meglio psicologi prima, ma lungi dal trattare questo aspetto formativo in chiave sanitaria! Soprattutto, giovano persone inclini a farsi tutto a tutti, come in una bella espressione di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei focolarini, presenti in tutto il mondo e con sede fondativa a Loppiano; la loro città. Realtà che anche solo per darvi uno sguardo, si possono approcciare per il tramite della loro comunicazione: la "Parola di Vita". Anche uno sguardo alla visionabile, in rete, inaugurazione della loro università internazionale "Sophia", giunta quest'anno al suo 10° anno. l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2017-18, avvenuta il 24 Ottobre 2017 è disponibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=8dYxmRyQLa8 . Con la richiesta di guardare tale filmato superando l'iniziale senso di anacronismo che potrebbe comunicare. Spesso, ciò che cerchiamo si nasconde in luoghi che difficilmente frequenteremmo: Sarà per questo che non non troviamo mai, facilmente, ciò che cerchiamo? Dobbiamo imparare a superare le prime sensazioni, per poi scoprire ciò che ci può interessare. E' proprio come con le persone: sono, anche, antipatiche sin quando non ci entriamo in confidenza. poi troviamo, qualche volta, proprio in esse, le nostre migliori amicizie. Certo, bisogna filtrare molto, ma soprattutto, vincere gli immediati pregiudizi. Se ci riflettiamo, quanti, ne potremmo produrre, anche noi, per gli altri che ci si accostano solo se superano i loro pregiudizi su di noi.

    Claudio Marchese

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  4. Con l'espressione "insegnante-animatore" mi è subito affiorato alla mente il dolce ricordo della mia insegnante di italiano, latino, greco, storia e geografia delle superiori. Lei incarnava esattamente il concetto, ma senza aiuti esterni. Riusciva da sé a carpire tutte le attenzioni e stimolava le nostre menti ad essere recettive e intuitive, logiche.

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