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Si avvicinano le elezioni del 4 marzo tra veleni, patti di non belligeranza e rigurgiti fascisti

Questi ultimi giorni di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, sono state contrassegnate, complici alcuni schieramenti in campo, da scontri fisici e verbali che hanno avvelenato questa competizione che, peraltro, era partita male con una legge elettorale che non garantisce una maggioranza sicura nelle due Camere, con il rischio concreto di dover ritornare al voto in poco tempo.

Questo non c'è lo auguriamo, e soprattutto non lo auguriamo a questa "povera Italia" maltrattata da rigurgiti fascisti che non promettono nulla di buono.  A proposito di questa situazione diamo spazio all'opinione di una candidata messinese alle elezioni, Maria Flavia Timbro, che scrive in un suo comunicato stampa, anche in riferimento alla nostra città.

"Sembra esserci una sorta di patto di non belligeranza fra alcune delle maggiori forze politiche candidate a governare il paese, al solo scopo di non farsi troppo male a vicenda - afferma la candidata Leu - Tutto questo viene fatto passare sopra la testa degli elettori a cui invece interesserebbero fatti, governo del territorio, lavoro ai giovani e che, invece, sono costretti ad assistere all'ennesimo scontro tra storiche famiglie per il controllo delle più importante 'fabbrica' locale, l'Università. Il sistema di potere messinese è alla ricerca di nuovi assetti, ma le sue caratteristiche restano sempre uguali, da decenni".

"La ricerca di un posto di lavoro piuttosto che un diritto è considerato un favore - prosegue Maria Flavia Timbro - Questo clima può e deve essere spezzato. Guardiamo cosa è successo nelle ultime ore: il maltempo blocca la rete ferroviaria per qualche centimetro di neve a Roma e a Messina si perpetuano, con angoscia, le frane delle colline, ultima a Salice. Una volta per tutte, vogliamo mettere mano ad un grande piano di risanamento del territorio, di prevenzione e di cura? Gli investimenti pubblici devono essere la priorità. Riparare il territorio, difendersi dalle sciagure annunciate, si può fare con un programma che può dare lavoro a professionisti, lavoratori, giovani. A Messina ne avremmo davvero bisogno urgente, ma nessuno sembra volersene occupare seriamente".

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