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Messina, la fiera, la Vara e i "giochi i focu": tra ambizioni e sogni infranti dei messinesi

Un giorno discutendo della crisi economica con un personaggio tipico di Messina, questo mi disse: "Ma chi m'interessa a mia da crisi, puru chi sugnu senza na lira, abbasta chi iapri a Fiera, appoi u chinnici c'è a Vara e i giochi i focu".

In effetti questa tipologia di messinese sembra davvero accontentarsi di poco: la Fiera, La Vara, i giochi pirotecnici e tutto il resto vada a strabenedirsi, crisi economica compresa.

E' l'arte di accontentarsi di quel poco che sia ha: caratteristica tipica delle zone popolari, dove anche sognare può essere ritenuto un lusso per pochi. Altro non resta che godere delle cose possibili.

Diciamoci la verità: a Messina le manifestazioni d'interesse dedicate alla cittadinanza sono davvero poche; almeno quelle di un certo spessore e attrattiva.

Nonostante tutto, anche quest'anno la Fiera aprirà battenti, rimaneggiata come sempre, ma in qualche modo funzionerà. Partenza il 7 di agosto fino al 20. Seguiranno successivamente manifestazioni musicali e teatrali.

Domanda: siamo dunque ridotti a questo? Le ambizioni del messinese-medio, dopo un anno di lavoro e sacrifici, posso essere ricondotte solo a questi due eventi? Direi proprio di no. Forse meritiamo qualcosa in più.

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