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Il "Pilone" ed il "movimento manutentivo"


Un amico e collega la cui sensibilità mi è oltremodo nota, ieri mise nella sezione "il mio stato" di WhatsApp la foto del Pilone sullo stretto, quello che sosteneva i cavi attraverso cui transitava l'energia elettrica tra le due sponde. 

Sulla sponda calabrese dello Stretto di Messina, è presente l'altro pilone che sormonta Santa Trada a Cannitello, progettato e realizzato con le stesse caratteristiche, di quello sulla sponda messinese, quando il trasporto di energia era in esercizio, con i suoi cavi attraversanti lo stretto, primo "ponte" aereo tra le due sponde.

Ebbene, quelle forze necessitavano delle contrappesature alla trazione esercitata dal peso dei cavi: le cosiddette torri di ammarraggio di Morandi, presenti ancora, pur fuori esercizio, con la loro forma tecnica che tale Architetto strutturista, antesignano del contemporaneo Calatrava, ha dato come risposta, assieme allo stesso grande Pierliugi Nervi, autore di opere di levatura tecnica ed indiscusso fascino ed utilità.

Così commentai l'apparizione del Pilone nella sezione "il mio stato" di "Angelo" in WhatsApp:
Progettato anche per stare in piedi anche con tre dei quattro appoggi!

Certo non se ne può mancare la manutenzione: quando si scelse la via economica del mantenimento anziché smontaggio, questo si disse e ritengo che non solo il suo uso come torre turistica per uno sguardo un po dall'alto dello Stretto di Messina, possa assicurarle monitoraggio e manutenzione certa ed accurata che lo farà imperituro e sicuro.

Grazie per il forse non proprio intenzionale invito alla riflessione (ad Angelo), ma così funzionò in questi giorni, del dopo, rispetto al dramma genovese e non solo, se continuiamo a trascurare la manutenzione.

Un costo necessario e comunque minore del danno che provoca certamente l'incuria è la manutenzione.
Aver cura è sempre nostro compito, non dimentichiamo che la terra ci è stata affidata dal Creatore: una precisa raccomandazione!

Tra i Piloni, il landmark messinese: la Madonnina sulla sua stele, a cui l'affetto e la devozione messinesi si rivolgono, senza con questo disinteressarsi del patrimonio in affido, anzi!

P.S.
Una città che si muove è viva!
Una adeguata ripresa del servizio pubblico degli autobus è civiltà, a Genova come a Messina.




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