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Messina "Corsi d'oro": pronunciata la sentenza in appello




Quattro riduzioni di pena, una prescrizione e otto conferme. Con questa sentenza si è concluso, a Messina, il processo  d'appello dell'operazione "Corsi d'oro", la prima tranche d'inchiesta sulla formazione professionale in Sicilia scattata nel 2013 che l'anno successivo fu seguita da un secondo troncone. 

Sconto di pena per Elio Sauta, presidente dell'Aram condannato a 5 anni e per la moglie Graziella Feliciotto 2 anni e 2 mesi. 

Pena ridotta anche per Chiara Schirò, moglie dell'ex parlamentare Pd passato a Forza Italia, Francantonio Genovese, condannata a 1 anno 8 mesi pena sospesa.

Infine, 8 mesi pena sospesa, per Carmelo Capone ex assessore comunale e rappresentante dell'Ancol. Prescrizione per Salvatore Giuffré. Conferma per tutti gli altri. Assoluzione parziale per Sauta. A maggio, l'accusa aveva chiesto  alla Corte d'Appello 10 condanne e 3 conferme di pena. 

Il processo di primo grado, nei confronti di 13 persone fisiche e 5 società, si era concluso il 31 marzo 2017 con 11 condanne e 2 assoluzioni. 

L'operazione "Corsi d'oro" è il risultato di un'indagine della sezione di Pg della Polizia e della Guardia di Finanza, scattata il 17 luglio 2013. 

L'indagine puntò l'attenzione sui costi per il noleggio e l'affitto di beni e servizi destinati ai corsi di formazione professionale.  La Procura contestò un sistema di spese gonfiate.


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