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I veri tartassati dal fisco italiano? I possessori di animali!

In Italia vige purtroppo un triste primato: i più tartassati dal fisco sono i possessori di animali. Quasi non ci se ne rende conto, ma le spese veterinarie sono tra le più care d' Europa, specie per l'acquisto di prodotti specifici farmaco-veterinari che presentano in molti casi le stesse molecole di analoghi prodotti ad uso anche umano, che potrebbero tranquillamente essere impiegati in loro vece ed in modo molto meno costoso.

Insieme ai mangimi e cibi riprodotti dalle industrie per gli animali d'affezione, cure veterinarie e farmaci sono poi considerati quali 'beni di lusso' (come sono considerati cani, gatti, conigli, etc.) e l'Iva è addirittura posta ai massimi del 22%.

Da anni le associazioni animaliste chiedono che tale situazione cambi una volta e per tutte e che l'assurda convinzione di considerare ricche tutte le persone con animali cessi alla svelta: tale parametro non può più essere utilizzato quale coefficiente per valutare la ricchezza di una persona, anche perché sempre più spesso a gravarsi del peso del mantenimento di animali di cui sembra non importare nulla alle istituzioni, sono sopratutto persone tanto sensibili quanto poco abbienti. Ricche sì e tanto, ma di umanità.

In atto una petizione della 'Lega antivivisezione' da sottoscrivere che può essere anch'essa utilizzata per provare a modificare tale stato di cose. La troverete alla pagina www.lav.it/petizioni 

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