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Messina, l’esercito "assedia" il Comune

Mi giunge via WhatsApp questo link di Stampalibera.it. Il costo zero impera e porta con se le sue insidie. Chi me lo inviò lancia un appello, preoccupato per le sorti delle categorie professionali che lavorano con e per il pubblico, essendo l’argomento, l’accettazione da parte del Comune di Messina, della possibilità di avvalersi a costo zero di professionalità di militari che differentemente il Ministero della Difesa non avrebbe più come impiegare. 

Stipulando questo accordo con i Comuni, il Ministero della Difesa continuerebbe a provvedere al sostentamento delle dette risorse in esubero che svolgeranno mansioni negli Uffici Comunali ed essendo professionisti, così rientrerebbero in mano pubblica varie attività per cui la pubblica amministrazione si rivolgeva al mondo dei liberi professionisti.

La Regione Sicilia ha anche mosso nella direzione di far rientrare in un centro di progettazione pubblico, i grandi progetti. Di per se, si bandissero posti per costituire tali Uffici di Progettazione, nulla di male: inizierebbero ad essere messe in circolazione opportunità lavorative. Ma: se, come nel caso messinese, questo vira verso il costo zero, se si impiegano i militari in esubero del Ministero della Difesa, qualcosa ci lascia quanto meno perplessi.   

Si spererebbe che, invece: visto il sotto-impiego dei militari, si decida di ridurre le spese del Ministero della Difesa: ciò per evitare che questo divenga canale privilegiato per l’impiego in lavori da Professionisti presso gli Enti Comunali!

Sicuramente non è questo il modo di risolvere le cose, ossia acquisendo personale che passa da una amministrazione all'altra senza partecipare ad una pubblica selezione, e per di più, essendo in uscita nell'Ente in cui era in forza in precedenza.

Comprendiamo che il costo zero alletti, ma non è accettabile che "dismissioni" militari intasino le Pubbliche Amministrazioni a scapito dei Liberi Professionisti che l'autorevolezza se la guadagnano giorno per giorno sul campo. Cosa faranno i ranghi militari in assenza di una gerarchia ferrea che li comandi?

Diverranno presuntuosi? Saranno servi del potere del momento? Saranno ottimi Professionisti scrupolosi ed inclini al bene pubblico? 

Se hanno qualità, si accetti che partecipino ad un pubblico concorso ed allora sarà il benvenuto lo sponsor Ministero della Difesa che cede risorse economiche di cui non ha necessità in favore dei Comuni. Davvero così potente questo Ministero che non gli si può togliere risorse economiche di cui non ha bisogno? Immagino che vi sia stata una trattativa che ha spuntato questo esito, ma mi chiedo: chi l'ha spuntata? Il Governo Nazionale o i militari che quindi si arrogano il diritto di essere "centro per l'impiego"?

Con ciò: la soluzione non è rendere più debole il Governo, casomai sostenerlo in questa azione di riequilibrio distributivo delle risorse che debbono andare verso centri di spesa autonomi. Certo, poi, vigilare, perché nelle Municipalità si operi per il bene della collettività. Compito della Politica è questo. Differentemente qual'è la differenza tra aziende pubbliche e private?

Non sia che: prima i tecnocrati, ora altre forme di sudditanza al potere di qualsiasi natura esso sia, producano uno statalismo miope e soprattutto debole nei confronti dei poteri forti. La soluzione sta nel dare più forza e quindi più autorevolezza alla Politica che agisce non solo in nome dei cittadini ma a beneficio dei cittadini tutti, smantellando le sacche di privilegio pregresse.

Si stia attenti, con occhio benevolo al piccolo ingranaggio messo in moto e che deve andare a punto con il sostegno popolare, poiché con tale sostegno si possono realmente spostare risorse economiche, decurtandole da dove non servono, per impiegarle dove è più necessario, senza essere succubi di qualsivoglia lobby di potere a cui dover contraccambiare, risultando alla fine, per le lobby, la convenienza.

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