banner

Breaking News

Siamo tutti vittime delle nostre ossessioni, in: La ragazza nella nebbia





All’apparenza è un giallo e tutta una lunga prima parte conferma l’impressione. C’è la storia e ci sono tutti gli elementi del giallo, assieme ai cambi dei sospettati.

Eppure sin da subito c’è il mistero più inspiegabile: nel dialogo tra lo psicanalista e l’investigatore che, stranamente, uscito fuori strada con l‘auto, illeso e da solo, ha puntine di sangue non suo sulla bianca camicia.

Dell’investigatore, scopriamo che, ha come metodo, la spettacolarizzazione dei suoi casi, tanto che, agisce nella direzione di richiamare il circo mediatico e studiando le reazioni a questa pressione di una corale platea, come può essere in un centro piccolo in cui tutti si conoscono.

Con ciò il paesino, anch’esso protagonista, ove la sparizione è avvenuta, si risveglia sotto i riflettori, da che era addormentato e chiusi i suoi hotel, pur essendo stato in passato meta di turismo invernale.

Del presunto assassino, il professore, sappiamo che insegna che in letteratura la regola principe è copiare dagli altri più grandi che ci hanno preceduto e pure, che racconta essere movente principale di ogni assassinio, la sete di denaro: finiremo per crederlo anche noi!

Lo psicologo, racconta all’investigatore che da quando ebbe il primo infarto, pescando, continua a pescare ed imbalsamare sempre la stessa specie di pesce, come si vede dai quadri nel suo studio, di più scopriremo seguendo la storia.

Della prima giornalista, abbiamo motivo di credere che sia in combutta con l’investigatore o che, quanto meno, si spalleggiano e forse aiutano con le rispettive mosse nelle indagini, attraverso il vantaggio che lui le da, di 25 minuti, su tutti gli altri giornalisti, anche se in un precedente caso furono su opposte posizioni.

Dell’altra giornalista che vede nel caso indagato, la continuazione seriale, pur a trenta anni di distanza da una serie di altre cinque sparizioni di ragazzine dai capelli rossi, in tutt’altra ed ampia zona e per cui, non fu creduta nel passato la sua ipotesi. Oggi offre questa pista all’investigatore, ed a se stessa un’occasione di riscatto tramite la possibile rivincita su quanti allora non vollero credere alla sua ipotesi.

C’è anche un ragazzo che ama filmare... e qui mi fermo nella galleria di personaggi, che, mi pare, ci sia abbastanza materia perché ognuno di noi senta una qualche affinità con i personaggi o qualcuno in particolare, che a rifletterci ora, ore dopo la visione: ognuno che appare, pur per una breve occasionalità, ha un preciso ruolo nella storia ed in qualcosa, come le debolezze umane, un po’ ci somiglia.

Sembra quasi che l’assunto da dimostrare sia: ciascuno, abbiamo un nostro lato oscuro che, come in apertura, ha rapporto con le nostre ossessioni.

Essere messi difronte ad uno specchio, questo sembra l’obiettivo di chi racconta, insito nello svolgimento che ora si, possiamo riaffermare, sia un giallo, che ci induce ad indagare su noi stessi, per scoprire ed ammettere che siamo preda in varia misura dei mali che muovono gli eventi, tra cui, essenziale, il peccato di vanità che, pur riferito al demonio, nel film, ci perde!

2 commenti:

  1. Non ha senso perdersi il film o il libro di Donato Carrisi.
    Solo dopo, non perdendosi la sfida, si potrebbe verificare se ci abbiamo visto giusto, a comprendere la realtà che è li, sotto gli occhi di tutti e più ancora dell'ispettore.
    Sembra però che ognuno, preso dalla sua ossessione non veda che gli elementi per seguire quella!


    La ragazza nella nebbia: trama e spiegazione del finale

    A questo titolo in MondoFox.it o al link
    https://www.mondofox.it/2018/10/15/la-ragazza-nella-nebbia-trama-spiegazione-finale/

    RispondiElimina
  2. Il Film lo vidi ieri, ma è più appropriato vederlo oggi, giorno delle Ceneri!

    Finezze del mio Cineforum?

    RispondiElimina