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Di Europa 002 Lettera di Yanis Varoufakis parte 1 di 2



Riporto spezzando in due diversi articoli quello che mi giunse.
E già bello ricevere direttamente una email che propone di continuare a lavorare per un progetto comune, e quello che leggerete, potrebbe risultarvi solo parzialmente comprensibile se aveste mancato i due precedenti articoli e di dar una lettura al programma di cui misi il link nel “Di Europa 000…”
Di seguito la prima parte della lettera, nel successivo, la seconda. 

 Oggi, DiEM25 ha tutte le ragioni per festeggiare. Domani ci mettiamo al lavoro, di nuovo - Messaggio ai nostri magnifici attivisti.

"Abbiamo mostrato agli europei come un'agenda comune possa essere messa insieme in modo collaborativo da molti attori politici provenienti da tutta Europa. Abbiamo mostrato come una lista di candidati a sostegno di questa agenda comune possa emergere. Abbiamo mostrato come possiamo fare campagna elettorale in tutta Europa, tutti insieme, sotto l'insegna di questa agenda. Nei mesi e nelle settimane che hanno preceduto il 26 maggio, ho avuto il singolare privilegio di fare campagna elettorale con tutti voi a Parigi, a Bruxelles, in Italia, nel Regno Unito, in Danimarca, in Portogallo e, naturalmente, in Grecia e in Germania. In ognuno di questi luoghi ho visto il modo in cui avete tirato fuori il meglio gli uni dagli altri e dalle vostre comunità. Avete guidato con idee brillanti, avete dimostrato come si presenta una politica di principio, transnazionale e umanistica. Avete lavorato instancabilmente, senza ottimismo, ma con speranza in abbondanza.” 

Eravate una gioia da vedere e da custodire gelosamente nei ricordi. La vostra dedizione, il vostro senso del divertimento, la vostra amicizia, la vostra saggezza e la vostra gentilezza hanno fatto sì che tutti quelli che vi circondavano si sentissero di nuovo fiduciosi della nostra Europa, della sua politica, della sua civiltà".
Cari membri del DiEM25, cari attivisti della Primavera Europea, cari colleghi europeisti progressisti, oggi è un giorno da festeggiare, facendo il punto sui nostri notevoli risultati.

Oggi è anche un giorno per rammaricarsi per la spirale discendente dell'Europa, mentre pianifichiamo la prossima fase del nostro sforzo paneuropeo per riportare la speranza alle centinaia di milioni di persone che l'hanno persa.

Quando, alla fine del 2017, abbiamo deciso di portare il nostro Green New Deal per l’Europa alle urne in tutta Europa, gli amici temevano per noi e i cinici ci hanno riso dietro. Ciò che né i nostri amici preoccupati né i cinici capivano era la natura del nostro sforzo collettivo.

Il nostro compito non era quello di massimizzare i posti in Parlamento in queste elezioni europee. Il nostro compito non era quello di dimostrare che un'altra Europa è possibile. No, il nostro compito era dimostrare che un'altra Europa è già presente, all'interno di un unico movimento paneuropeo dedicato a un'unica agenda politica progressista per tutti gli europei.

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