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Della genuinità, in: "Dolor Y Gloria"




Se non posso girare, non scrivo. In questa frase, la sintesi di un dramma e di una malattia che è piscologica e fisica ad un tempo. Chi scrive, essendo regista, se non scrive degli altri, scrive di se, ed è allora che il pubblico sente la genuinità. Come nel viscerale rapporto tra il se stesso ed il proprio lavoro, espressivo del se stesso.

La sintesi di una vita è nei momenti che svelano a noi stessi ciò che non sapevamo di essere. Disvelamenti in successione, lungo la vita, che completano un quadro, quello che pure ci è stato rivelato persino nell’infanzia. Quando un artista ci avesse ritratto, come accade al protagonista, starebbe lì a ricordarcelo, quello che siamo stati per il mondo: uno che ha insegnato tutto quello che ha appena appreso. 

Il disegno che l’inconsapevole artista fa al bambino che gli ha insegnato a scrivere: e lo ritrae proprio con il libro tenuto da entrambe le mani, è ciò. Chi volesse, troverà, assorbendo con passione l’insieme delle parti della storia, altre significative sequenze, ove scoprirà una bella chiave: lo stupore per il mondo, per tutto ciò che accade al protagonista, per tutto ciò che lui si fa accadere, sostenuto dagli affetti familiari ed amicali, anche ora.

Sarà questa la pienezza della vita? Ciascuno vive per far esperienze da comunicare-insegnare agli altri?

Questo si dipana nel nuovo appuntamento datoci dal regista che qui compone le passioni di gioventù, nel ricordo della mente semiaddormentata, con gli affetti della vita recente che sono ritrovamenti e consolidamenti di rapporti, per procedere con serenità.

Anche i malanni si dileguano: certo gioverà un’operazione, ma sarà risolutiva.
La maturità porta frutti in chi ha vissuto pienamente, non tradendo mai se stesso, magari sbagliando, ma sempre fedelmente al sentire del se stesso di ciascuno di quei momenti della sua vita. Un augurio da fare a tutte le nostre vite, riaprendoci continuamente agli affetti, coltivandoli! Persino lasciandoci accudire ed accudendo. 

2 commenti:

  1. Una bella recensione, ricca di maggiori spunti, qui:
    https://www.sentieriselvaggi.it/cannes2019-dolor-y-gloria-di-pedro-almodovar/

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  2. https://www.cinematographe.it/rubriche-cinema/dolor-y-gloria-analisi-spiegazione-film/
    Anche a questo link, ottime motivazioni per vedere il film.

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