Le mille missioni di civiltà del messinese Saro Visicaro
Saro Visicaro con la figlia Ambra |
Saro Visicaro, classe '47, è un volontario e uomo politico molto noto a Messina, ma politico inteso nel senso migliore, più etico del termine, quale membro attivo della 'Polis', della propria città. Il ragazzo timido, diplomatosi Geometra, con una passione quasi innata per l'Architettura e l'Edilizia, si avvicina nel '74 al Partito Radicale e comincia a battersi contro l'annientamento del palazzo dei Gesuiti.
Si iscrive alla Filca-Cisl, formazione sindacale tra le più attive e progressiste dell'epoca, e si trasferisce a Palermo negli anni della cosiddetta 'macelleria mafiosa', che porta alla morte di parecchi uomini perbene, culminata con l'assassinio di Piersanti Mattarella. Divenuto segretario provinciale degli Edili, torna a Messina, dove costituisce una piccola impresa edile. Nata la figlia Ambra, cui è tantissimo legato, fonda l'associazione di volontariato onlus "Meter & Miles".
Signor Visicaro, come nasce l'associazione "Meter & Miles", oggi attivissima nel mondo del volontariato e dell'handicap giovanile in particolare?
"Guardi, si forma grazie al contributo indispensabile dello psicologo Roberto Gentile, purtroppo morto troppo giovane, e di varie famiglie, genitori, unitisi per meglio affrontare le problematiche dei loro figlioli. Tra l'altro, vorrei precisare che tra i cosiddetti soggetti svantaggiati che noi trattiamo, i ragazzi affetti da sindrome di down non possono essere definiti tout court soggetti handicappati, ma spesso una vera ed incredibile risorsa di energia che ci sorprende giorno per giorno: ed è molto importante trovare l'esatta chiave di comunicazione per entrare in contatto con loro, che hanno davvero tanto da darci.
Inizialmente ci riunivamo nella sede di San Filippo, ora chiusa per uno sfratto da parte dello Iacp; ora ci riuniamo invece in via Calvi, di fianco al cavalcavia pressi stazione, ospiti dell'associazione 'Terra di Gesù', ed attualmente portando avanti, tra gli altri, il progetto "Passo dopo passo", che è volto all'acquisizione da parte dei ragazzi svantaggiati della lettura e della scrittura; un secondo luogo di nostra riunione è sotto i portici di piazza del Popolo, dove siamo dotati di un'altra sede in comodato d'uso."
Signor Visicaro, "Meter & Miles" però non è certamente la sola associazione di volontariato importante che si deve al suo impegno...
"Tra il 2006 ed il 2007, in seguito ad un convegno su dei ragazzi morti in Russia a causa di avvelenamento e riflettendo e confrontandosi su disabilita', nuove e vecchie tossicità e problemi giovanili, decidemmo di fondare l"Osservatorio per i giovani", poi denominato "Osservatorio Lucia Natoli", in onore di una delle socie fondatrici, deceduta prematuramente e rimpianta da tutti.
Da sempre ed in questo periodo particolarmente, ad esempio, l'"Osservatorio" sta puntando l'indice sulla dispersione scolastica, fenomeno sottovalutato in città ma molto grave, dal quale nascono o si connettono abusi di ogni tipo e che rischiano di generare fenomeni delinquenziali: la politica dovrebbe occuparsi di questi fatti, che covano, invece non esistono referenti istituzionali, né tra le forze dell'ordine, che attenzionino adeguatamente il problema.
Un altro aspetto di cui ci stiamo occupando è, ad esempio, quello della sicurezza dei rapporti sessuali tra giovani, cosa che ancora rappresenta per tanti un vero tabù. Intanto, se dal lato dei progressi sanitari ci sono dati confortanti per le cure dell'Hiv, la diffusione della stessa malattia è di molto aumentata. Ritengo importantissimo, dunque, parlarne coi giovani ed informarli sulle possibilità preventive."
Cosa consiglierebbe Saro Visicaro, dall'alto della sua esperienza e paternamente, a dei giovani concittadini oggi?
"Francamente penserei che fosse quasi meglio che se ne andassero da una città in decadenza ma non glielo direi, perché dobbiamo continuare a coltivare l'ottimismo e la speranza in una svolta che solo i giovani possono fornire.
Direi piuttosto loro di leggere, studiare, coltivare cultura e mantenere una coscienza critica, ma non mi affiderei solo alla scuola, oggi divenuto un imprenditorificio assolutamente non formativo per ragionamento e apertura dei propri orizzonti."
Signor Visicaro, mi fornisce, a suo parere, un giudizio sull'operato della scorsa amministrazione e su quella attuale?
"Di 'Cambiamo Messina dal basso', come saprà, io feci parte e devo dire che le speranze erano tante e fino ad un certo punto e per vari tratti, l'amministrazione lavorò anche bene. Personalmente mi delusero molto invece a proposito della Rada di San Francesco: noi ci presentammo come 'Comitato La nostra città' ad una conferenza stampa tenuta da loro, che ci avevano promesso la chiusura della Rada da sempre, invece cambiarono improvvisamente idea. Tuttora non riesco a spiegarmelo. E poi si richiusero a riccio, non comunicando più efficacemente con la città, secondo me due gravi errori.
Riguardo la nuova amministrazione, sto ancora attendendo: le promesse fatte sono state tante, stiamo ancora aspettando un seguito pratico ad esse. L'aver avviato le procedure per la 'differenziata', anche se la città non si mostra ancora pronta a recepire, non lo giudico un male. Certe cose affermate in campagna elettorale erano anche giuste, ma ancora stiamo aspettando che le promesse siano mantenute."
Carissimo Saro Visicaro, lei combatte tante battaglie di civiltà insieme: da quella sui Tir che invadono le nostre strade, alla chiusura della Rada di San Francesco, dai parcheggi incivili e selvaggi in città ad opera di concittadini maleducati, alla tutela dell'ambiente ed all'umanità più profonda da rivolgere ai reclusi ed al problema del sovraffollamento delle carceri... Quali sono le sue aspettative ideali per il futuro?
"L'aspettativa più grande è che presto si possano realizzare i nostri obiettivi. In due parole dovremmo noi stessi 'essere speranza', cioè portatori di un futuro migliore attraverso il nostro impegno. Questo è ciò che realmente auspico."
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