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L'ingiusta fine di una Gemma


Riceviamo e di seguito volentieri pubblichiamo pur affranti e costernati:

Ore 22,27 del 13 ottobre 2019: tutto il nostro gruppo di volontari, riceve questo doloroso pugno nel cuore da una delle nostre compagne.

"Lei è Gemma, viveva fra Massa San Giovanni  e Curcuraci, badata da me da 4 anni; ebbene oggi è morta, uccisa con un colpo di fucile, a bruciapelo, da qualche cacciatore maledetto, è certo e sicuro.."

Non abbiamo parole che per lei, che non é più, conosciuta da molti del luogo dove stanziava, percorrendolo ogni giorno e mai mancando all'appuntamento con la volontaria; é stata amata da tutti per la sua bontà e discrezione nel manifestare affetto a chi la salutava o le porgeva qualcosa per lei messa da parte.

Denuncia circonstanziata sarà presentata alla procura: l'assassino non ha avuto pietà, non ha 'sprecato' un'altra cartuccia per finirla... ma sia chiaro da subito che il nostro territorio, tutto, é, incivilmente, senza controllo da parte dei rappresentanti delle Istituzioni.

E non permettete a nessuno di dire che noi cittadini del Sud siamo incivili, per esserlo sono necessari i servizi per cui paghiamo le tasse a chi, di dovere, dovrebbe investirle per tutti i servizi necessari... a consentire civiltà che, allo stato di fatto, oggi è impedita ad ogni cittadino dimorante su territori in abbandono come il nostro ed alla mercé dei troppi amministratori che personalizzano, quando non infrangono, le leggi e disposizioni vigenti in tutti i settori del vivere civile.

Ciao Gemma, non hai avuto del tutto quanto dei tuoi diritti alla vita consona alla tua specie, ma tanto amore dai civili cittadini ti ha accompagnato nell'adattarti alle mancanze.

Ringraziamo tutti i cittadini che, liberamente, esercitano la solidarietà verso tutti gli esseri viventi bisognosi di conforto ed aiuto.

Caterina Arcovito n.q., Associazione "Amici del cane onlus", Messina

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