Bancomat oltre i 50 euro: scelta prematura che affossa i consumi
La moneta elettronica potrebbe presto sostituire il pagamento in contanti, almeno per gli acquisti oltre i 50 euro. La norma, che fa parte del decreto sviluppo, entrerebbe in vigore nel luglio del 2013. Lo scopo sarebbe quello di muovere guerra totale all’evasione fiscale, in questo modo, infatti, diventerà sempre più difficile eludere i controlli fiscali; grazie alla tracciabilità. Tuttavia se per un verso sarebbe possibile monitorare al meglio la posizione economica di ogni cittadino, allo stesso tempo si rischia di bloccare ulteriormente i consumi; oltre a concedere un ennesimo grande favore agli istituti bancari, che incasserebbero così una commissione su ogni acquisto.
Viene quindi da chiedersi se gli Italiani, già sottoposti a un salasso fiscale senza precedenti, saranno pronti a subire uno sconvolgimento simile, che oltre a vincolare gli acquisti all’uso del bancomat, potrebbe creare non pochi problemi a coloro che non hanno ancora confidenza con la moneta elettronica, specie le persone anziane. Ovviamente prima o poi, i contanti saranno completamente sostituiti dalla moneta elettronica, perché fa parte del progresso, ma forse nel nostro Paese non ci sono ancora le condizioni per un passo simile, che finirebbe per rivoluzionare completamente il modo di fare acquisti del popolo italiano.
Naturalmente nata la legge, si trova il modo di evaderla, quindi aspettiamoci dal prossimo luglio, di vedere una famiglia al ristorante pagare alla “romana”, oppure osservare la medesima persona al supermercato con due carrelli, farsi emettere due scontrini separati per un’unica spesa. Poi bisognerà capire se si tratta di stratagemmi per evadere il fisco oppure l’ultima via di salvezza per coloro che non riescono a prendere confidenza con le carte bancarie. Non si tratta di una norma sbagliata, ma credo sia effettivamente prematura, poiché si rischia davvero di dare il colpo di grazia ai consumi, con conseguenze non preventivabili per la già disastrata economia italiana.
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