Il Messina stecca il primo atto della nuova sinfonia
Nel desolante teatro della serie D, il Messina della nuova era targato Pietro Sciotto, ricalatosi nella dura realtà dilettantistica, stecca il primo atto della sua nuova avventura a Mugnano di Napoli dove Venuto, allenatore voluto fortemente dal presidente, ha cercato di dirigere al meglio l'orchestra biancoscudata, contro la giovane matricola del Portici che con 2 tiri ha fatto due gol, colpa anche del giovane portiere Gagliardini tra i pali dimostratosi insicuro ed inesperto.
Ci ha provato fino al novantesimo poi la banda di Venuto a capovolgere il risultato e si è vista negare la gioia del pari proprio sul gong, quando Colombini, a botta sicura, trovava sulla sua strada un difensore ben piazzato sulla linea bianca. Doveva andare cosi, ci saranno altre partite e altri banchi di prove. A partire da domenica quando al San Filippo arriverà la Nocerina, squadra costruita per vincere questo torneo.
Continuano a sfuggire i tanti attesi e promessi rinforzi del presidente Sciotto. L'imprenditore ha promesso che arriveranno un portiere di sicuro affidamento, due difensori ed una punta da venti gol. Ma più passa il tempo e più le promesse sanno tanto di neve che si scioglie al sole, anche se siamo solo a fine estate.
I "fuggitivi" Porcari e Gomis, Meloni promesso, quasi acquistato ma mai arrivato (per non essere stato accontentato) fanno quantomeno riflettere. Il tempo stringe e se davvero i propositi della nuova società sono quelli di una nuova risalita nel calcio che conta, allora bisogna stringere i tempi ed operare sul mercato, prima che sia davvero troppo tardi.
L'estate appena trascorsa ha portato via dalla citta il professionismo. Ancora una volta la martoriata maglia giallorossa conosce l'onta del fallimento. Eppure la tifoseria é sempre presente. Anche a Mugnano di Napoli ha seguito i propri beniamini e pur ripartendo da una categoria inferiore non ha mai smesso di incitare la squadra, cantando all'ingresso dei giocatori in campo in modo da far accapponare la pelle. Ed i tifosi avversari hanno premiato tanta passione offrendo delle paste ai tifosi Messinesi.
Si riparte nuovamente da palcoscenici che non si addicono ad una piazza come quella messinese, per blasone e storia. Eppure sono tutti lì a sostenere la squadra e la società, purché adesso si operi davvero per il bene di tutti e per un pronto rientro nel calcio professionistico. Ogni promessa è un debito. Vero presidente Sciotto?
Giovanni Lombardo
Ci ha provato fino al novantesimo poi la banda di Venuto a capovolgere il risultato e si è vista negare la gioia del pari proprio sul gong, quando Colombini, a botta sicura, trovava sulla sua strada un difensore ben piazzato sulla linea bianca. Doveva andare cosi, ci saranno altre partite e altri banchi di prove. A partire da domenica quando al San Filippo arriverà la Nocerina, squadra costruita per vincere questo torneo.
Continuano a sfuggire i tanti attesi e promessi rinforzi del presidente Sciotto. L'imprenditore ha promesso che arriveranno un portiere di sicuro affidamento, due difensori ed una punta da venti gol. Ma più passa il tempo e più le promesse sanno tanto di neve che si scioglie al sole, anche se siamo solo a fine estate.
I "fuggitivi" Porcari e Gomis, Meloni promesso, quasi acquistato ma mai arrivato (per non essere stato accontentato) fanno quantomeno riflettere. Il tempo stringe e se davvero i propositi della nuova società sono quelli di una nuova risalita nel calcio che conta, allora bisogna stringere i tempi ed operare sul mercato, prima che sia davvero troppo tardi.
L'estate appena trascorsa ha portato via dalla citta il professionismo. Ancora una volta la martoriata maglia giallorossa conosce l'onta del fallimento. Eppure la tifoseria é sempre presente. Anche a Mugnano di Napoli ha seguito i propri beniamini e pur ripartendo da una categoria inferiore non ha mai smesso di incitare la squadra, cantando all'ingresso dei giocatori in campo in modo da far accapponare la pelle. Ed i tifosi avversari hanno premiato tanta passione offrendo delle paste ai tifosi Messinesi.
Si riparte nuovamente da palcoscenici che non si addicono ad una piazza come quella messinese, per blasone e storia. Eppure sono tutti lì a sostenere la squadra e la società, purché adesso si operi davvero per il bene di tutti e per un pronto rientro nel calcio professionistico. Ogni promessa è un debito. Vero presidente Sciotto?
Giovanni Lombardo
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