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Il Messina batte il 2 colpo consecutivo

E sono due! La banda del capitano Modica batte ancora un colpo e sulla strada che si interpone tra la vittoria e la seconda gioia consevutiva in questo inizio di travagliato campionato,  ci sono i cugini igeani. Detto fatto. L'ultimo incontro tra le due squadre risaliva al 1997, quando l'F.C. Messina del compianto rag.Aliotta regolo' al celeste l'Igea Virtus per 2 a 1, salvo perdere al ritorno con lo stesso risultato a Barcellona, ma alla fine di quel trionfale campionato il Messina fu promosso in C2. Altri tempi, altri campionati ed altri  uomini. 

Ieri comunque l'A.c.r. ha dato confortanti segnali di ripresa. Pulita ed ordinata la manovra fino ai 16 metri dove manca ancora la zampata decisiva da parte di chi sarebbe chiamato a fare la punta, ruolo che manca decisamente in seno alla squadra. A centrocampo ottimo il lavoro di Lavrendi, fa il pompiere spegnendo ogni pericolo che passa dalle sue parti e timbra con un gran tiro (che avrebbe meritato miglior sorte) una traversa. Buono e prolungato il possesso palla dei giallorossi, e nel finire del tempo con la squadra in vantaggio per uno a zero si divorano il gol del raddoppio prima Ragosta e poi  Mascari, facendo vivere col patema d'animo gli spettatori presenti sugli spalti gli ultimi minuti del match. Ottima anche la difesa, che ha visto in Lia (autore anche dell' assit per il gol vittoria di Cocuzza) e Manetta due autentici baluardi. Bravissimi  a chiudere ogni varco agli avanti igeani.

Il gol giallorosso arriva nella ripresa ad opera di Cocuzza che svetta di testa in area di rigore e mette alle spalle di Ingrassia il pallone che vale  uno a zero e vittoria e spazza via la crisi dell'attaccante giallorosso che dedica il gol alla moglie in tribuna dopo una corsa liberatoria. Bello anche l'abbraccio  con la squadra, segno evidente che le cose stanno finalmente andando al proprio posto e che esiste unità d'intenti tra squadra e società. L'attaccante palermitano da il la alla vittoria che da li a poco sarebbe maturata, anche grazie ad una prova senza sbavature da parte di tutti i reparti e senza la paura di essere raggiunti, ribattendo con serenità e decisione tutti gli attacchi ospiti, seppur velleitari. Segno evidente che mister Modica ha anche lavorato sulla testa dei giocatori, oltre che sull' aspetto tecnico-tattico.

A fine gara, il presidente Sciotto che ha seguito con trepidazione le ultime fasi della partita dalla tribuna, si lasciava andare ad una gioia interminabile e incontenibile andando ad abbracciare tutti i giocatori in campo. É una bella scena e fa capire che il presidente a dispetto dei tanti errori é il primo tifoso della squadra biancoscudata. La speranza è che si cresca sempre di più per tornare al più presto ai livelli che competono alla città dello stretto. La serie D non può essere a lungo la casa dei biancoscudati. Ma andiamo per gradi, allorizzonte c'è l'Ercolanese da battere.
Giovanni Lombardo

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