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Indagato per peculato Tony Rizzotto, il primo leghista al Parlamento siciliano: “Non so nulla, non sono più il presidente dell'ente”

A dieci giorni dalle elezioni regionali, un arresto per peculato a carico di Tony Rizzotto, neo consigliere regionale, eletto con la lista unica Fratelli d'Italia e Noi con Salvini. L'arresto è avvenuto a seguito di un'indagine giudiziaria avviata lo scorso febbraio sull'Isfordd, l'ente di formazione di cui il neo parlamentare era rappresentante legale fino al luglio scorso, epoca in cui al suo posto subentrò Salvina Profita. Rizzotto aveva assunto la carica nel 2012, periodo i cui militava nel Movimento per l’Autonomia. Il parlamentare leghista è indagato perché ritenuto coinvolto in un groviglio di fatti relativi a stipendi non pagati e trattamenti di fine rapporto (Tfr) fatti sparire.

A far partire l'indagine, sono state le denunce dei dipendenti dell’ente. Ben 5 gli esposti presentati al Nucleo di Polizia Tributaria. Su richiesta del Procuratore Aggiunto Sergio Demontis e del Sostituto Procuratore Maria Teresa Maligno, la Guardia di Finanza e il nucleo di Polizia Tributaria stanno analizzando tutti i movimenti dell'ente. In primavera, alla Isfordd era già stato chiesto il rendiconto delle spese sostenute, ché non apparivano indicate. Sono state ricontrate anomalie su contratti, relative alle qualifiche dei docenti e alle sedi, persino in merito alla copertura assicurativa degli alunni. La Procura di Palermo non è la sola ad occuparsi dell'esame della vicenda, ad essa si affianca l'attività che l’Assessorato regionale alla Formazione sta svolgendo attraverso un procedimento amministrativo.

Il pm Sergio Demontis sta occupandosi anche dell’accertamento relativo a Edy Tamajo (di Sicilia Futura), indagato per aver promesso 25 euro per ciascun voto ricevuto. A lui viene contestato il reato di 'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale'.

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