Messina, la città di Genovese
Oltre 17mila messinesi hanno espresso il loro voto a favore di Genovese Junior. Un dato che sancisce una sorta di ritorno al passato, oltre alla scomparsa della Sinistra nella città dello Stretto. Elezioni sicuramente viziate dal carattere regionale: quindi vota per l'amico degli amici.
Probabilmente se si fosse trattato di elezioni nazionali, oggi staremmo a commentare la vittoria del Movimento 5 Stelle in Sicilia. Sicuramente l'Isola ha voltato le spalle al "renzismo"; palesemente un capitolo chiuso per i siciliani.
Messina, dal suo canto, preferisce la restaurazione al caos accorintiano; anche a costo di votare in massa per il figlio di un pregiudicato. Esperienza al capolinea, quindi, anche per Cambiamo Messina dal Basso: la maldestra amministrazione da parte del sindaco ambientalista (in buona o mala fede) ha prodotto i suoi frutti amari.
Un segnale che la dice lunga anche in prospettiva delle prossime elezioni comunali peloritane. E' possibile che i messinesi spostino il loro consenso da un populista all'altro: da Renato Accorinti a Cateno De Luca. A meno che i 5 Stelle non decidano di giocarsi il tutto per tutto, candidando Valentina Zafarana a Palazzo Zanca.
Di certo il messinese-medio continua a perdere fiducia nella sua classe politica. Emblematico l'aumento dell'astensionismo: quasi la metà degli aventi diritto ha rinunciato ad esprimere il proprio giudizio elettorale, a causa di un senso di disgusto impossibile da digerire; anche per uno stomaco maltrattato come quello peloritano.
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