Messina: lo "scultore della Passeggiata" espone al Vittorio Emanuele
Ranieri Wanderling non è un nome qualsiasi dell’arte, si è affermato in Italia e all'estero, e in particolar modo nel panorama artistico della città dello Stretto, dove è conosciuto principalmente per essere l'autore di "Bios", la monumentale fontana (lunga 18 metri e alta 6,90), che domina la Passeggiata a mare (lato Fiera Campionaria), chiara allusione alla fertilità. I due fusi che la compongono descrivono un 8, simbolo dell'infinito e dell'energia vitale, dei princìpi femminile e maschile. Affettuosamente ribattezzato dai messinesi "il grande uovo”, il monumento gli fu commissionato dalla Gazzetta del Sud, che ne fece dono a Messina nel giorno del suo 50esimo anniversario della fondazione.
Di lui, Pasquale Fameli (Professore presso il Dipartimento delle Arti all'Università di Bologna), occupandosi in un depliant della presentazione, ha detto: "prende vigore, come per altri pittori italiani di Pop Art, dal particolare bagaglio culturale dell’ambiente artistico italiano. [...] Esplora contesti alternativi al sociale ed al quotidiano, stilando un manifesto pittorico dell’esistenza e del valore umano naturale. Egli avverte - spiega - il bisogno di mettere in luce l’aspetto psicologico dell’individuo e la necessità di una rivalutazione sensibile della sfera emozionale."
Descrivendo le evoluzioni dell'artista, nato a Roma ma che vive e lavora a Messina, la recensione trasmette un'idea e preannuncia quanto si trova esposto a Teatro, "Nella prima fase della propria produzione pop romantica, - sottolinea Fameli - Wanderlingh si concentra su enormi 'close-up' (primi piani) di coloratissimi volti femminili; nella seconda fase, si fà più onirico e descrittivo, introducendo elementi e simboli archetipici, in sequenze narrative raffinate e visionarie." R. Wanderlingh ha all'attivo un bagaglio di numerose rassegne. Oltre che in Italia, non soltanto a Messina e Taormina, ha esposto anche all’estero, a New York, a Montreal ed al Cairo.
Di lui, Pasquale Fameli (Professore presso il Dipartimento delle Arti all'Università di Bologna), occupandosi in un depliant della presentazione, ha detto: "prende vigore, come per altri pittori italiani di Pop Art, dal particolare bagaglio culturale dell’ambiente artistico italiano. [...] Esplora contesti alternativi al sociale ed al quotidiano, stilando un manifesto pittorico dell’esistenza e del valore umano naturale. Egli avverte - spiega - il bisogno di mettere in luce l’aspetto psicologico dell’individuo e la necessità di una rivalutazione sensibile della sfera emozionale."
Descrivendo le evoluzioni dell'artista, nato a Roma ma che vive e lavora a Messina, la recensione trasmette un'idea e preannuncia quanto si trova esposto a Teatro, "Nella prima fase della propria produzione pop romantica, - sottolinea Fameli - Wanderlingh si concentra su enormi 'close-up' (primi piani) di coloratissimi volti femminili; nella seconda fase, si fà più onirico e descrittivo, introducendo elementi e simboli archetipici, in sequenze narrative raffinate e visionarie." R. Wanderlingh ha all'attivo un bagaglio di numerose rassegne. Oltre che in Italia, non soltanto a Messina e Taormina, ha esposto anche all’estero, a New York, a Montreal ed al Cairo.
Il Teatro Vittorio Emanuele, in occasione della mostra di “romanticismo pop”, dallo scorso 22 dicembre al 9 gennaio, terrà aperte le porte allo scultore, pittore e mosaicista. Sarà possibile visitare l'esposizione d'arte nei giorni feriali, lunedì escluso, dalle ore 10:00 alle ore 13:00. Nelle ore pomeridiane, l'accesso sarà consentito dalle 16:30 fino alle 19:00. La rassegna si presenta come esposizione di tendenza, la migliore produzione pittorica, per il contenitore d’arte del Teatro V.E. “Opera al Centro”, diretto da Giuseppe La Motta. Per tutto il prossimo anno, si potrà "fare il pieno" di mostre artistiche, sia di pittura che di fotografia.
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