Messina a sostegno del popolo palestinese: manifestazione in piazza
Questa mattina, a Piazza Cairoli, si è manifestata solidarietà a Gerusalemme. È accaduto nella piazza della ruota panoramica e proprio accanto ad essa e nel bel mezzo delle ormai imminenti festività natalizie che vedranno le nostre tavole belle e apparecchiate per l'occasione attesa tutto l'anno per stare assieme in pace; quella pace, che ormai da tanti anni, insegue il popolo palestinese, perseguitato dallo Stato d'Israele sulle proprie terre e ora fatto oggetto di uno strappo perpetrato dal Presidente americano Trump che ha deciso unilateralmente di spostare la capitale d'Israele a Gerusalemme provocando le sacrosante ire dei palestinesi da sempre legati a questo territorio che considerano sacro. Gerusalemme, come sappiamo, accoglie le tre principali religioni monoteiste del mondo: ebraica, cattolica e musulmana, e non può certamente essere liquidata la questione con una decisione improvvida che scatenerà, e ha già scatenato, nel mondo islamico una ridda di reazioni, anche violente, che non lasciano presagire nulla di buono.
Sulla questione sentiremo a breve l'opinione del Presidente del Centro Islamico Culturale di Messina Mohamed Refaat che stamane ha partecipato a questa manifestazione a Piazza Cairoli, assieme ad altre realtà associative, a partire dalle ore 11, e fino alle 12, prima che si scatenasse sulla città un violento acquazzone. La dimostrazione è stata organizzata dalla Freedom Flotilla Italia e dal Circolo ARCI Thomas Sankara, capitanato da Patrizia Maiorana. La motivazione che ha visto la partecipazione anche del Comitato Territoriale ARCI di Messina, Cambiamo Messina dal Basso, Centro Culturale Islamico di Messina, Comunità Palestinese di Messina, Rifondazione Comunista Federazione di Messina con il Circolo "Peppino Impastato", Sinistra Italiana e Unione Inquilini di Messina, verteva su un appello di solidarietà al popolo palestinese contro la decisione del Presidente Trump di spostare la sede dell'ambasciata americana a Gerusalemme.
Gerusalemme, il prossimo anno, ospiterà anche la prima tappa del Giro d'Italia (con partenza proprio da questa "città santa"), decisione che è stata stigmatizzata durante l'intervento della responsabile del Circolo ARCI Thomas Sankara, chiedendo agli organizzatori di soprassedere dalla stessa, che a loro vedere, mina anche la stabilità della zona, riconoscendo allo Stato d'Israele un ruolo che comunque non le compete cioè di padrone di questa terra usurpata ai palestinesi. Freedom Flotilla Italia nasce all'indomani di un increscioso episodio che vide protagonista la flotta palestinese di navi della libertà, appunto, avvenuto il 31 Maggio 2010 quando una flottiglia di attivisti pro palestinesi conosciuta come Freedom Flotilla per Gaza traportante aiuti umanitari e altre merci ha tentato di violare il blocco di Gaza ed è stata intercettata da forze navali israeliane nelle acque internazionali del Mediterraneo nell'ambito dell'operazione navale israeliana denominata Operazione "Brezza Marina". In quell'occasione cinque delle sei navi della flottiglia furono abbordate e poste sotto controllo israeliano senza l'uso delle forza. Tuttavia la nave più grande della flotta, la Mavi Marmara, tentò di forzare il blocco assalendo le forze speciali israeliane con il risultato di almeno 60 feriti tra i civili e 10 feriti tra i soldati delle forze di difesa israeliane.
Nessun commento