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Blitz antimafia nel Messinese, decapitato clan dei "Barcellonesi": 40 arresti

Si è svolta all'alba l'operazione congiunta dei Carabinieri (di Messina e del Ros) e della Polizia di Stato contro il clan dei "Barcellonesi". Le forze dell'Ordine hanno eseguito, a vario titolo, 40 ordini di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti, accusati di associazione mafiosa.

Le accuse formulate dalla Procura della Repubblica spaziano dai delitti di associazione mafiosa, estorsione (consumata e tentata), rapina, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di armi e violenza privata, accuse tutte aggravate dal metodo mafioso.

Tale operazione (denominata Gotha VII) ha interessato essenzialmente la zona tirrenica della provincia di Messina. Ulteriori dettagli saranno resi noti nella conferenza stampa che si svolgerà alle ore 11 nell'aula magna della Corte d'Appello; presso il tribunale di Messina.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e della locale Sezione Anticrimine del ROS hanno eseguito 29 provvedimenti a carico dei sottonotati indagati:

1. ANTONUCCIO Antonino, nato a Barcellona P.G. il 22.05.1963;
2. BENVENGA Santino, nato a Barcellona P.G. il 13.09.1992;
3. CALABRESE Tindaro, nato a Novara di Sicilia il 3.9.1973;
4. CALDERONE Gianni, nato a Barcellona P.G. il 5.02.1983;
5. CANNULI Francesca, nata a Messina il 09.07.1965;
6. CHIOFALO Salvatore, nato a Barcellona P.G. il 26.09.1989;
7. CHIOFALO Sebastiano, nato a Barcellona P.G. il 18.09.1993;
8. D’AMICO Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 17.2.1978;
9. DE LUCA CARDILLO Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 25.9.1981;
10. FOTI Mariano, nato a Barcellona P.G. (ME) 31.03.1970;
11. GAROFALO Fabrizio, nato a Barcellona P.G. (ME) il 24.11.1969;
12. IMBESI Ottavio, nato a Barcellona P.G. (ME) il 2.06.1971;
13. IMPALA’ Giuseppe Antonio, nato a Barcellona P.G. il 19.11.1963;
14. MERLINO Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 5.5.1968;
15. MESSINA Francesco Carmelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 2.01.1947;
16. MILONE Agostino, nato a Barcellona P.G. (ME) il 28.4.1969;
17. MILONE Filippo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 25.10.1936;
18. MOLINO Domenico Giuseppe, nato a Barcellona P.G. (ME) il 16.10.1959;
19. MUNAFO’ Massimiliano, nato a Barcellona P.G. (ME) il 30.03.1969;
20. PICCOLO Salvatore, nato a Terme Vigliatore (ME) il 08.12.1966;
21. RAO Giovanni, nato a Castroreale (ME) il 20.4.1961;
22. SALAMONE Francesco, nato a Castroreale (ME) il 09.10.1961;
23. SANTANGELO Salvatore, nato Barcellona P.G. (ME) il 12/09/1984;
24. SCORDINO Carmelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 20.01.1963;
25. SCORDINO Tindaro Santo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 08.05.1984;
26. SPADA Sergio, nato a Palermo il 07.09.1980;
27. TRECCARICHI Antonio Giuseppe, nato a Cesarò (ME) il 13.02.1964;
28. TRIFIRO’ Carmelo Salvatore, nato a Barcellona P.G. (ME) l’11.05.1972;
29. TRIFIRO’ Maurizio, nato a Rodì Milici (ME) il 6.7.1979.

Medesimo provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Messina e dal Commissariato di P.S. di Barcellona P.G. a carico dei seguenti 11 soggetti:

1. BELLINVIA Antonino, nato a Barcellona P.G. l’8.08.1954;
2. CAMPISI Agostino, nato a Patti il 16.11.1961;
3. CRISAFULLI Alessandro, nato a Barcellona P.G. il 18.08.1982;
4. FOTI Francesco, nato a Barcellona P.G. (ME) il 5.01.1941;
5. GIAMBO’ Carmelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 23.07.1971;
6. GIARDINA Massimo, nato a Patti il 10.09.1977;
7. LENA Tindaro, nato il 2.04.1973 a Patti;
8. MAGGIO Alessandro, nato a Barcellona P.G. (ME) il 21.8.1987;
9. MARINO Tindaro, nato il 15.06.1960 a Gioiosa Marea (ME);
10. NAPOLI Santo, nato a Milazzo (ME) il 9.9.1950;
11. PORCINO Angelo, nato a Barcellona P.G. (ME) il 19.04.1956

2 commenti:

  1. Commento a: Blitz antimafia nel Messinese, decapitato clan dei "Barcellonesi": 40 arresti
    Corsaro del Sud gennaio 24, 2018 clan barcellonesi , Mafia , Messina , primo piano (Parte 1)
    Qualche domanda ci viene di farcela sulla chiusura di fiorenti aziende, fiorenti perché la produzione non subisce delocalizzazioni, casomai, investimenti e nuove consociate per crescere nel mercato internazionale. A ben vedere, salvo la dubbia provenienza della liquidità per intraprendere, le aziende, in regime di esenzione fiscale, danno lavoro ben retribuito e dividendi ad un gran numero di associati. Qualcosa ci sarebbe da apprendere, anche se muovendosi su settori merceologici differenti che, la holding, nel suo settore, non teme rivali.
    Ora che, il gruppo dirigente, si dice, ha incontrato difficoltà di ordine "legale" in relazione alla qualità della merce trattata, si potrebbe profittare del momentaneo periodo di sospensione attività, per organizzare, nello stesso luogo di meritato riposo, corsi formativi light per nuovi associati e di aggiornamento per i vecchi associati. Restiamo in attesa di sapere se le attività, momentaneamente o per un periodo più lungo, siano rilevate da un nuovo gruppo dirigente che saprà continuare l'opera di diffusione capillare dei prodotti che ne faceva un mercato fiorente, attraverso la tecnica dei temporary shop, arricchiti di eventi e di comunicazione non convenzionale. Abbandono la vena leggera, anche se davvero mi da da pensare che la naturale esenzione fiscale possa rendere floride le aziende e stabile l'occupazione. In fondo è la linea che si vuole introdurre per incentivare l'occupazione giovanile. Altre offerte formative e di lavoro stabile (ci accorgiamo che anche queste holding hanno problemi in questo senso, sia di precarietà che di turnover) ci attendiamo dal governo che eleggeremo il prossimo 4 Marzo; non a caso abbiamo chiesto ai candidati di accettare quell'intervista con domande prefissate e uguali per tutti, come anche il tempo dell'intervista, in cui è prevista anche quella relativa al che fare per rendere stabile l'occupazione, ancora più espliciti: permanete.
    Intanto, nella formazione universitaria, che pur non deve abdicare al suo compito di formazione alla vita, ci attendiamo che intervenga, assieme alla gratuità per sostanziare il diritto allo studio, anche la più oculata strategia di offerta formativa che permetta allo studente di attingere alle discipline che gli sono più consone, in un percorso che spazi liberamente entro l'offerta formativa per discipline o quanto meno per pacchetti formativi semestrali. Ciò produrrebbe il conseguimento della laurea personalizzata, essendo le scelte dei dieci pacchetti formativi nel quinquennio, autonomi al loro interno, e di 30 crediti formativi ciascuno. Ci si attende da questa facile offerta, erogata a fianco di quella classicamente consolidata, percorsi più sentiti e motivati, il che ci fa intravvedere, anche un: più breve, visto il feeling innescato attraverso la libera scelta, percorso. Le competenze così acquisite, composte in libera scelta, produrranno una formazione congeniale al suo conformatore-fruitore che, otterrà, ciò che realmente ritiene utile e soprattutto consono alla sua crescita, basata sulle passioni e propensioni naturali.

    Claudio Marchese

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  2. Commento a: Blitz antimafia nel Messinese, decapitato clan dei "Barcellonesi": 40 arresti
    Corsaro del Sud gennaio 24, 2018 clan barcellonesi , Mafia , Messina , primo piano (Parte 2)
    Tale organizzazione, rende anche più snellamente accessibile la formazione permanente, proprio in relazione alla brevità dei percorsi di ciascun pacchetto formativo. Potranno sortire imprenditori con solide basi nei settori in cui gli interessa spendersi e che quindi avranno maggiori possibilità di successo. Anche chi avesse inserito un corso di letteratura contemporanea nel proprio percorso formativo, potrà sempre spenderlo in termini di completezza culturale, che lo renderà capace di interloquire in maniera sciolta con colti clienti. Altrettanto per tutte le formatività che comportano l'acquisizione di un bagaglio artistico che sarà anche capace di far guardare al mondo della produzione anche dal versante della "soddisfazione immateriale" del cliente del prodotto, al momento della sua immissione nel mercato. Proviamo, come ormai risulterà evidente ai lettori più assidui, a trarre spunti che portano anche lontano dalla notizia commentata ma che, a ben vedere un qualche legame, ed in questo caso, un positivo ribaltamento, possono comportare. Far crescere persone che possano vedere spendibili i loro talenti è la via migliore per far crescere una nazione. Ottenere che in tempi brevi, (quei cinque e non più, intanto, anni di formazione universitaria garantita a tutti), sia possibile, ancora nel pieno dell'intraprendenza giovanile, acquisire competenze e prontamente spenderle. Anche i fondi per incentivare la formazione di imprese individuali o piccole, di servizio, in cui più giovani si sono associati. Ciò dovrebbe, assieme al non lesinare le risorse, anche in assenza di contribuzione privata, al contempo, chiamare, a fine del ciclo di avvio concordato, a risarcire il contributo statale. Ciò ritengo, assieme alla naturale verve e creatività, essere condizione sufficiente a produrre una meditata progettazione della "originale" attività intrapresa. Non dovranno essere lesinate risorse per condurre le necessarie indagini di mercato per sondare a quanti potenziali acquirenti il prodotto che si sta ipotizzando di commercializzare, potrebbe interessare e soddisfare. Attività complessa, ma sempre più rispondente alla necessità di intraprendere sapendo di poter contare su di un, pur momentaneo, mercato, per poi, eventualmente reinvestire, tali proventi, in una nuova entusiasmante impresa, da progettare e realizzare assieme agli stessi o altri partner, specificamente formati, o riformatisi, facendo uso della formazione permanente che i pacchetti formativi semestrali facilmente accessibili, propongono.
    Come i più attenti lettori avranno già scoperto, qui ci si prova, pur a partire da notizie che non danno un quadro incoraggiante della contemporaneità, a cambiar segno, con il commento, o quanto meno a far uso di quel trampolino per innescare positive proposte di progettualità, necessitanti che, da più parti, si creda nel rilancio della nostra nazione. Da cittadini, abbiamo un grande interesse a ciò per tutto quanto comporta. Perché, è indubbiamente bello, poter vivere in questo paese, che è ricco di pregi che apprezziamo di più, quando ce ne allontaniamo.

    Claudio Marchese

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