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In fiamme la rivendita di fiori in Via Palermo: chiosco completamente distrutto

Potrebbe esserci un corto circuito elettrico alla base del rogo che ieri mattina ha distrutto il chiosco dei fiori della via Palermo, a Messina. L'incendio ha completamente distrutto la suddetta rivendita floreale, oltre ad aver annerito le adiacenti finestre della scuola Luigi Boer.

Il fumo sarebbe penetrato anche all'interno dell'edificio scolastico, al punto da costringere la dirigente scolastica a sospendere le lezioni nella giornata di ieri.

Intorno alle ore 5 del mattino di ieri, la Sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco ha ricevuto una telefonata che segnalava un incendio nel sopracitato chiosco. Sul posto è stata inviata la squadra "2.A" del distaccamento nord con un APS (Auto-pompa-serbatoio) ed un ABP (auto-botte-pompa) proveniente dalla Sede centrale.

Sette gli operatori giunti sul luogo dell'intervento che hanno circoscritto e domato le fiamme. Il rogo ha interessato anche il prospetto dell’edificio adiacente, un Istituto scolastico, provocando lievi danni agli infissi mentre all'interno delle aule solo fumo. Non si segnalano danni a persona.

2 commenti:

  1. Commento a: In fiamme la rivendita di fiori in Via Palermo: chiosco completamente distrutto
    Corsaro del Sud febbraio 09, 2018 chiosco fiori , incendio , Messina , via Palermo

    Ditelo con i fiori
    L'adeguatezza degli edifici alle normative antincendio è essenziale. L'incolumità dei cittadini ne è il diretto esito positivo. Chioschi e simili, avranno regole light. Infatti, nello specifico, come anche per le rivendite di giornali, è solo il personale a stazionarvi, dove, invece, l'avventore accosta i margini dell’esercizio commerciale, sostanzialmente rimanendo all’esterno, anche se, a volte, sotto una tettoia che lo ripara temporaneamente dalle intemperie. Questi luoghi da cui sostanzialmente ci vengono notizie (le edicole) e messaggi gentili, (le “fioristerie”), sono elementi irrinunciabili della vita dei quartieri. Si dislocano, tali punti di temporaneo, casuale, contatto umano tra i residenti del quartiere, nei punti di convergenza di più vie, proprio per meglio svolgere il proprio servizio. Assieme ai servizi offerti dai panifici assieme a tutti gli esercizi commerciali come rivendite di frutta e verdure, e generi alimentari in genere, sono anche i migliori luoghi per tenere il polso del come la cittadinanza reagisce agli eventi giornalieri. In passato, essenziale, ricordo, assieme al “rito” del taglio della barba, dal barbiere, i commenti che con lui si potevano fare, quotidianamente, sulle cose del mondo, tanto che a volte veniva da chiedersi se i barbieri non fossero dei “filosofi”. Oggi, resiste il Bar, (singolarmente porzione del termine barberia) pur se, più facilmente, quelli più propriamente di quartiere, ossia con clientela stabile e stazionante, ripropongono una forma di scambio simile a quella che pur permane, con il barbiere. Sono differenti i tempi di permanenza e la frequenza; dove il Bar mantiene una potenziale frequenza giornaliera, dove andiamo a tagliare o acconciare i capelli ha cadenze plurisettimanali almeno, pur se permanenze più lunghe. Altra differenza è relativa alla comodità; dove si accede al bancone del bar, senza accomodarsi ai tavolini, non passa, dal punto di vista comunicativo, che qualche breve battuta sugli eventi e similmente alla rivendita di giornali, mentre, lo star sdraiati, o quanto meno, comodamente seduti, nella “poltrona” del barbiere, rende potenzialmente più ponderato ed incline al ragionamento, lo scambio. Nella nostra vita, se ci riflettiamo, questi piccoli momenti hanno un gran valore. Maggiormente, hanno valore i momenti in cui decidiamo un regalo e che, nel caso dei fiori, necessita pure di chi ci consigli in relazione all’occasione e ci renda consapevoli del genere di messaggio che così inviamo al destinatario dei nostri fiori. Ditelo con i fiori è slogan che tentò di far “rifiorire” la tradizione di tale buona maniera. Ci dispiacerebbe se una eventuale non riapertura della fioristeria di via Palermo, interrompesse tale garbata forma di comunicazione con i nostri affetti più cari, che, sono i destinatari dei nostri messaggi con i fiori.
    Pertanto, ci auguriamo che questo avamposto della gentilezza comunicativa, riapra.

    Claudio Marchese

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    Risposte
    1. Un senso di tristezza pervade l'anima nel passare da lì.

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