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La sostituzione di Antoci all'Ente "Parco dei Nebrodi" scatena un putiferio

L'avvicendamento di Giuseppe Antoci alla guida del "Parco dei Nebrodi" sta suscitando un moto di sdegno non solo nelle Istituzioni (in particolare i Sindaci dei Comuni nebroidei), ma anche nella gente comune, e nei partiti politici che si oppongono al centro destra al potere alla Regione; soprattutto perchè in tal modo non si è fatto altro che minimizzare sul protocollo di legalità, che tanto bene stava facendo in quel territorio, per frenare le pretese mafiose, e poi perchè si è sostituito colui che aveva reso possibile tutto questo con l'incognita che adesso si possa ritornare come prima o peggio di prima.

Tra i partiti politici che hanno polemizzato su questa scelta di Musumeci, "Liberi e Uguali" che per bocca del coordinatore provinciale, Domenico Siracusano, si rimarca il fatto che sostituire Antoci, "rischia di assumere i caratteri della superficialità rispetto ad un percorso, quello del "Protocollo di legalità", che va invece salvaguardato. L'esperienza di Antoci è anche l'esperienza dei sindaci dei Nebrodi - rimarca Siracusano - che, in queste ore, hanno scritto una accorata lettera al Presidente della Regione rilanciando il "modello Nebrodi"."

"La scelta compiuta indica un crinale pericoloso che fa aggravare il giudizio sul Governo di centrodestra della Regione Siciliana. L'auspicio e l'impegno di tutta la politica siciliana - conclude - fuori da ogni strumentalizzazione, deve essere orientato alla difesa delle buone prassi amministrative per dare continuità ai percorsi di legalità avviati."

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