Ospedale di Taormina, muore bimba messinese di 4 mesi: aperta un'inchiesta
Una bimba di soli quattro mesi, figlia di una coppia messinese, è deceduta venerdì notte presso il reparto di Terapia intensiva dell'ospedale S. Vincenzo di Taormina.
La piccola era nata con un problema ad una valvola aortica ed era già stata sottoposta a tre differenti interventi di chirurgia. Nonostante tutto la bimba sembrava reagire positivamente alle cure fino a venerdì notte.
I genitori disperati hanno deciso di presentare un regolare esposto alla procura di Messina. Di conseguenza il sostituto procuratore La Speme ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo.
Trattasi di atto dovuto ma probabilmente saranno i medici coinvolti a finire nel registro degli indagati. Sarà disposta anche l'autopsia sul corpo della piccolo, al fine di accertarne le cause della morte.
Commento a: Ospedale di Taormina, muore bimba messinese di 4 mesi: aperta un'inchiesta
RispondiEliminaCorsaro del Sud febbraio 01, 2018 bimba morta , Messina , ospedale San Vincenzo , primo piano , Taormina
Siamo sorpresi dalle logiche Divine; umanamente, ancor più che nel passato, nella contemporaneità. Siamo ancora più fragili, increduli e lontani dalla cristiana rassegnazione. Eppure siamo probabilmente gli stessi che recitiamo "...sia fatta la tua volontà...". Tutto, intorno a noi, tende a dirci che il dolore riguarda altri, lontani nello spazio, eppure, non nel tempo. Quantità di nostri simili che comunque guardiamo come: "...più fortunati, nei loro dolori", perché vicini ad altri con cui condividere anche il sentimento del rifiuto di ciò che colpisce pure intere comunità. Ci diciamo che loro hanno almeno con chi condividere e non sentirsi soli, nella prova. A chi vive ciò, come piccolo nucleo familiare, pieno di forze appena protese verso progetti belli da realizzare, noi, auguriamo che abbiano l'abbraccio della comunità che le è vicina, come del resto della loro famiglia. La riscoperta del fattore umano della vicinanza che, senza bisogno di parole, come invece noi, qui, siamo costretti a fare, trova nei gesti di affetto, nel quotidiano, forse il senso dell'imperscrutabile disegno divino. Disegno, poi, anche possibile da leggere, in questo ritrovamento, o solo rafforzamento, di una vicinanza che, negli umani è più intensa e complessa. Le giovani coppie, negli altri figli, quelli che anche in futuro verrano, troveranno la forza di accettare, avendo riscoperto la vicinanza discreta degli altri, da cui, prima, non ci si immaginava tanto affetto e che le pur amare vicende, amplificano. Di tornar presto, ci si augura, a non più sentirsi soli e decisi a compiere atti di volontà nuovamente fiduciosi nel futuro che, con nuovi piccoli angeli da custodire si costruirà, nella ritrovata comunione con la propria comunità di affetti. A questi genitori, sorpresi, dalla scomparsa, chiediamo di ricevere l'affetto appena, il più presto possibile, ci auguriamo, riusciranno ad aprirsi alle braccia accoglienti, del Padre che è in tutti noi e qui, oltre che nei cieli.
Claudio Marchese
P.S.
Ho trovato questa notizia di ritorno da qualcosa di bello condiviso silenziosamente con altri: la serata di apertura dei Concerti di Ateneo e, quei suoni delle Milonghe di Piazzolla eseguite da un campione fisarmonicista un pianoforte ed un violino, un misto di rassegnazione e passione, come solo le note del tango, sanno comunicare, ancor più, mi hanno parlato dell’umana vicenda in cui tutti siamo incamminati. Presto spero di poter avere occasione di dir di più di ciò.