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Presentiamo la candidata di "Liberi e Uguali" Maria Flavia Timbro

Continuiamo la nostra serie di interviste ad alcuni candidati messinesi alle prossime elezioni politiche del 4 Marzo. Dopo Alessandra Minniti, abbiamo incontrato l'avvocato Maria Flavia Timbro alla quale abbiamo rivolto alcune domande. Iniziamo da una sua breve presentazione.

 "Sono avvocato da sempre impegnata in politica. Ho preso la mia prima tessera di partito a 16 anni. Una militanza che adesso è stata coronata da questa candidatura che considero corale. Rappresento il territorio ma anche il mio gruppo politico di provenienza. Mi sono occupata di associazionismo, impegnata nei gruppi giovanili sempre di sinistra. Io provengo da "Articolo 1" che adesso è confluito nel movimento di "Liberi e Uguali".

Questa confluenza di tre raggruppamenti in questo movimento come la vede? E' una cosa positiva?

"Per noi è stata una esigenza costruire questo campo largo della sinistra di cui si parla da tempo. Ho raccolto l'esigenza dal basso, dalla base, specialmente in questi ultimi due anni. E' una necessità, e spero che dopo il 4 Marzo abbia un futuro. Molto dipende da come andranno queste elezioni".

La costituzione di "Potere al Popolo" pensate che possa erodere dei voti a voi? Oppure no?

"Spero che più che erodere voti a noi, eroda voti a quella porzione di compagni delusi che votano più a sinistra o altri compagni che votano Movimento Cinque Stelle. Certo non è un bene questo frazionamento a sinistra, continuiamo a farci del male. Il paese ha bisogno di una sinistra forte e unita, lavorare tutti assieme è davvero l'unica speranza da restituire a questo paese. Ci sono 12 milioni di persone che non si curano. Dobbiamo restituire voce agli ultimi".

Qualora venisse eletta ha in mente un programma per la città?

"Io provengo dalla generazione tra i trenta e i quarant'anni. Probabilmente la generazione che in questi ultimi cinquant'anni è stata più penalizzata. Anche perchè siamo stati investiti dalla crisi economica. Molti miei coetanei non sono mai entrati nel mondo del lavoro oppure sono precari. Certamente la mia prima attenzione sarà rivolta a questa generazione che deve essere il futuro del paese. Mi piacerebbe occuparmi dei giovani professionisti che penso siano i nuovi poveri che questa società ci consegna. E poi un riguardo alle periferie che andrebbero spostate al centro della società, perchè sono il motore sociale ed economico di una comunità che vuole andare avanti. Infine, vorrei aggiungere che mi sento una donna del sud e di sinistra, due elementi che considero dei valori. Per cui spero che da qui si possa ripartire e che gli elettori ci diano fiducia".

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