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Messina, demolizione fabbricati del '700 e degrado a Largo Avignone: la nota del consigliere Rella

La IV Commissione consiliare (Urbanistica e Risanamento), presieduta dal consigliere comunale Maurizio Rella, a seguito della riunione dello scorso martedì 20, ha inviato una lettera al Soprintendente ai Beni Culturali di Messina, Orazio Micali. 

“In merito alla vicenda della parziale demolizione dei fabbricati settecenteschi di via Cesare Battisti ‘Largo Avignone’ – scrive Rella – tenuto conto che la S.S. era stata regolarmente invitata, ma non abbiamo potuto pregiarci della Sua presenza in aula, su un tema di tale rilevanza, che ha visto balzare agli onori della cronaca giornalistica l’accaduto di cui in oggetto. Ritenuto che non è pervenuta da parte dei Suoi uffici alcuna comunicazione in merito all’argomento". 

"Considerato che alla seduta della IV Commissione era presente - prosegue il Consigliere - ed è intervenuto in merito alla questione in oggetto, per il dipartimento Edilizia Privata, l’arch. Salvatore Parlato. Preso atto che da parte dei suoi uffici risulta che sia stato revocato il nulla osta ai soggetti che hanno proposto il progetto di un intervento che prevede la demolizione dei manufatti architettonici in questione". 

"La Commissione ha deliberato ad unanimità dei presenti - scrive Rella - di inviare da parte della Presidenza, la presente nota in cui si chiede di conoscere a che punto siano le pratiche relative alle procedure di vincolo architettonico di detti fabbricati, esortando e sollecitando una veloce definizione dell’Iter. A tal proposito, si evidenzia il progressivo stato di degrado dell’intera area e dei fabbricati, testimonianza di un brandello di città, di tessuto urbanistico, architettonico e storico, pre-terremoto, in stato di abbandono da decenni con tutte le ricadute e conseguenze anche dal punto di vista del decoro urbano e della pubblica incolumità. 

"Si porta a conoscenza inoltre – conclude il documento – analogo stato di abbandono e di degrado di altre preesistenze pre-terremoto di importanza storico-urbanistico e architettonica (“Palazzo Scardino” di via Don Blasco, area e fabbricati di scalinata Sergi, ecc….), per le quali si ritiene di sollecitare un intervento della Soprintendenza per quelle che sono le proprie competenze”.

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