Suonatori di strada: la musica come maestra di vita
Suonando per strada, a stretto contatto con le persone, si imparano molte cose. Ognuno ha una storia da raccontare ed è sempre, una meravigliosa scoperta. La musica, in tal senso, risulta il principale canale di apertura e unione.
Per saperne di più, incontriamo Vittorio Notarnicola, giovane 31enne “suonatore di strada” di Villafranca Tirrena.
Vittorio, quando hai iniziato ad interessarti alla musica?
“Ho iniziato all’età di sei anni, ascoltavo musica per ore con le cuffie sul divano di casa. Ascoltando il mio cantautore preferito Fabrizio De André, si è aperta in me, una nuova finestra sul mondo”.
Raggiungere una propria identità uno stile che valore ha per un musicista?
“Ho 31 anni con uno stile musicale variabile nel tempo. Ho superato diverse tappe ed ora sono così. Penso di aver raggiunto, nel corso degli anni una crescita musicale, ma ancora più importante uno sviluppo umano. Da circa un anno, in autonomia, suono per le vie di Milazzo. Amo suonare da solo, in gruppo non riuscivo ad esprimermi al 100%. Credo sia l’evoluzione la chiave per ogni artista”.
Quali sono i tuoi punti di riferimento nella musica?
“Nel primo periodo, ascoltavo i Nirvana, amavo il loro stile crudo e grezzo. Era una fase di vita, poi si cambia! Ascolto vari generi musicali dal rock al blues. Quando decisi di suonare per strada, il contatto con le persone, mi ha addolcito. La strada è maestra di vita, rappresenta il mondo reale, fatto di cose semplici, emozioni, storie sempre nuove da raccontare. Amo parlare con la gente, ascoltare i loro problemi, un po’ come fa lo psicologo con i suoi pazienti”.
Che cosa rappresenta la musica per te?
“La musica per me è vita. Sono a casa e suono, avverto un costante bisogno di suonare sempre qualcosa di nuovo. La musica è per me una linfa vitale, mi trasmette energia, forza ed è in grado di emozionarmi sempre”.
“La musica per me è vita. Sono a casa e suono, avverto un costante bisogno di suonare sempre qualcosa di nuovo. La musica è per me una linfa vitale, mi trasmette energia, forza ed è in grado di emozionarmi sempre”.
Quali sono le tue emozioni quando suoni?
“Entro in una dimensione di pace dei sensi assoluta, in grado di liberare la mente dal superfluo. Avverto una concentrazione naturale verso il suono che esce dalla chitarra. La musica mi trasmette serenità, condivisione, tranquillità che spero di comunicare alla gente che mi ascolta.
“Entro in una dimensione di pace dei sensi assoluta, in grado di liberare la mente dal superfluo. Avverto una concentrazione naturale verso il suono che esce dalla chitarra. La musica mi trasmette serenità, condivisione, tranquillità che spero di comunicare alla gente che mi ascolta.
Hai un particolare progetto ideale e concettuale da raggiungere?
“Mi piacerebbe continuare a fare quello che sto facendo, migliorando sotto l’aspetto musicale, uscendo nuove idee. Al momento sto per creare un CD in fase embrionale. Ho realizzato, nel corso delle mie esperienze di vita, che con leggerezza e semplicità le cose arrivano. La naturalezza è alla base di tutto! Viviamo in un’epoca che tutti devono essere: tutti vogliono apparire ma nessuno è”.
“Mi piacerebbe continuare a fare quello che sto facendo, migliorando sotto l’aspetto musicale, uscendo nuove idee. Al momento sto per creare un CD in fase embrionale. Ho realizzato, nel corso delle mie esperienze di vita, che con leggerezza e semplicità le cose arrivano. La naturalezza è alla base di tutto! Viviamo in un’epoca che tutti devono essere: tutti vogliono apparire ma nessuno è”.
Vittorio Notarnicola, è un ragazzo semplice, sicuro di sé, un sognatore idealista, dal pensiero positivo. “Suonare per strada, attraverso la vista di azzurri cieli, di elementi semplici della natura, di persone nuove, riempie di gioia rendendo l’anima viva”.
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