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"Uomo di nome e di fatto": il Tribunale di Messina autorizza il cambio di sesso

Cambiare la propria identità sessuale? A Messina si può. Grazie alla sentenza del Tribunale di Messina, una giovane donna ritrova la sua vera identità. 

La donna,  ormai, da diversi anni era seguita da uno psicoterapeuta, e dal 2015 aveva iniziato una terapia ormonale, fino alla completa decisione di cambiare sesso. “Un episodio di straordinaria importanza”, sottolinea il suo avvocato in Tribunale, visto che il giudice ha dato il suo consenso alla procedura chirurgica e al “diritto al nome”. È chiaro che, il nome identifica la propria identità, per cui ritrovarsi con il proprio, equivale a stabilire la propria “generalità individuale”. 

La sensazione più comune delle persone transessuali, infatti, è sentirsi come dei prigionieri di un corpo che non gli appartiene, che spesso li porta a disturbi psichici notevoli, in casi estremi anche al suicidio.

La decisione del Tribunale di Messina dà speranza a coloro che desiderano ritrovare la loro vera identità, pur nella consapevolezza che il cammino risulta ancora lungo. Necessitano anni di psicoterapia, di trattamenti ormonali, fino alla domanda al giudice, per poter procedere al trattamento chirurgico. Un “duro percorso” seguito dalla giovane donna messinese, che le consentirà di ritrovare “la tanto sospirata dimensione individuale”.

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