L’ascolto in “Il segreto”
L’ascolto, indispensabile alla conoscenza dell’altro. La dedizione del tempo al conseguimento di quell’empatia che svela ciò che pure non fu mai celato.
È una Bibbia-Diario, laddove le parole non sono ascoltate a contenere l’insieme dei lacerti che come in una indagine si ricompongono. Il diario di Rose annotato sino a farsi tutt'uno con il testo biblico stampato sulle sue pagine contiene tutta la verità dei sentimenti: è la testimonianza più vera in frammenti di vita che possono essere annotate sfuggendo alla impietosità ottusa dell’elettroshock.
La guerra spianta, anche quando ce ne allontaniamo, ritenevamo di aver trovato il nostro nascondiglio prima rifugiandoci in un paese non in guerra, poi allontanati dalla bigotteria di un paesino di piccoli uomini ma dai grandi paesaggi, in un casolare che confina lo spirito aperto di Rose.
È la natura ora, la scena in cui avvengono i veri incontri, quelli che pure quella condizione di transito delle follie umane come la guerra è, rendono possibili.
La società in un impeto di “puritanesimo”, in nulla dissimile da quello che ha generato la guerra, punisce, rinchiudendo negli ospedali psichiatrici le anime più genuine. Si paga sempre l’essere avanti rispetto al proprio tempo.
Bisognerà infatti che individui capaci di ascoltare, nel tempo futuro, indaghino, per liberare dal confinamento le verità delle storie. Svelare ciò che la distorsione della verità ha nascosto, illumina il segreto che aveva solo bisogno di un ascolto empatico. L’occasionalità è lo sfratto, il cambio di destinazione ad hotel di lusso dell’ospedale, con conseguente necessità di rivalutazione dei “casi” dei suoi ospiti, prima del trasferimento verso differenti strutture sanitarie o eventuale reintegro presso le famiglie. Sta cambiando il punto di vista sociale sul disagio mentale, quello che in Italia porta la firma e l’intuizione umana del grande Basaglia.
Identità chiare, definite, non necessitano che di cura e dedizione. Quando poi ciò può avvenire in una condizione di isolamento dai mali del mondo, scaturiscono legami che vanno oltre gli accadimenti contingenti. Questo è avvenuto.
Il tassello a croce nelle pagine della Bibbia-Diario, tassello mancante del puzzle, riceverà il suo pezzo ma i più avvertiti inizieranno a sospettare già da metà film ciò che è nei desideri: sanare e concludere mezzo secolo di attesa pur con la sovrapposizione di identità che è traccia della lunga attesa.
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