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Messina, il sindaco De Luca dichiara guerra ai cinghiali

Il sindaco di Messina, Cateno de Luca, come promesso in campagna elettorale, ha deciso di affrontare la questione cinghiali; in aumento esponenziale nei Peloritani. L'approccio scelto è senza dubbio drastico: abbattimento! Tuttavia, forse sarebbe possibile percorrere un'altra strada, diversa dallo sterminio di massa.

Personalmente sono favorevole al censimento dei cinghiali ma evitando l'abbattimento se non in casi strettamente necessari per motivi di salute pubblica. Meglio sarebbe anestetizzare tutti gli esemplari, controllarne lo stato di salute, schedarli, munirli di targhetta identificativa e sterilizzarne la maggioranza.

Forse la soluzione appena illustrata potrebbe apparire più complessa e dispendiosa, tuttavia, probabilmente è quella più umana. A seguire il comunicato diramato da Palazzo Zanca in merito alla cosiddetta "emergenza cinghiali".

“Dopo una disamina della situazione – ha sottolineato il sindaco De Luca – è stata messa in evidenza, per quanto riguarda il profilo sanitario, la possibilità di zoonosi trasmissibile all'uomo come evidenziato dal Servizio Veterinario dell’Asp". 

"Mentre relativamente al Corpo Forestale - prosegue il sindaco di Messina - sono stati approfonditi i profili inerenti ai danni ed ai conseguenti costi economici per chi deve difendersi dall'attacco di animali selvatici, il dissesto idrogeologico, l’abbandono delle campagne e l’incolumità delle strade di montagna. 

"Sono state inoltre ribadite le tappe dell’attività da svolgere nelle prossime settimane con una suddivisione di compiti che - afferma De Luca - saranno puntualmente definiti al prossimo incontro, tenuto conto che la carne non può essere commercializzata ma esclusivamente data in beneficenza ad enti benefici o al consumo personale". 

Al termine dell’incontro il sindaco De Luca ha aggiornato il prossimo tavolo tecnico, cui è stato invitato il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Vincenzo Di Marco, che si terrà lunedì 16, alle ore 13, sempre a Palazzo Zanca, per un confronto definitivo con i rappresentanti della Ripartizione Faunistica Venatoria, al fine di effettuare un preventivo censimento in merito alla quantità di capi da abbattere.

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