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ATM Messina: pronti? Via! Forse no: stop!


Pronti? Viaaa!!!...forse no, stop! Questa la probabile sequenza di ordini e contrordini, allo shuttleSi! La denominazione che si imprime nell'immaginario collettivo, data alla navetta Giampilieri-Faro, a frequenza 10’ che doveva partire domani.

Salvo poi ad osservare che nel simulatore al computer il modello prevede questo tipo di efficienza accompagnata dalle corsie preferenziali per i mezzi, insomma: la sede propria, proprio come per il Tram che, anche lui migliorerebbe la sua efficienza se un piccolo sensore che lo vede, in prossimità dei semafori, gli regalasse l’onda verde, migliorandone notevolmente l’efficienza. 

Questo quello che si può fare, prima di dare il via al più impegnativo progetto del sistema a pettine, ossia: navetta sulla litoranea e percorrenze mare-monte su viali da ex torrenti coperti e risalite ai villaggi sulle colline. Certamente anche punti di riparo e sosta per utenti e mezzi nei nodi di scambio!

Riteniamo quindi saggia la decisione di prendersi un tempo di riflessione che si diedero gli organi competenti dell’ATM, per rendere il buon progetto, da subito ottimo anche nella realtà, con le necessarie opere che garantiscono l’efficienza e quindi il successo dell’iniziativa.

Il sistema, è affascinante e sicuramente scelta di civiltà che potrà indurre, raggiunta la comprovata efficienza, più automobilisti ad optare per il servizio pubblico, con notevoli risparmi sui costi individuali per spostamenti urbani, per ogni dove.

Pensiamo a quanto più efficiente potrà divenire tale servizio pubblico, in assenza di traffico, che invece oggi rende teorici gli orari dei mezzi pubblici sulla carta: ancora una volta, scarsa conoscenza delle dinamiche per fasce orarie del traffico, che elasticizzano i tempi sino alla inaffidabilità al punto da far perdere la giusta corsa del Tram, giunti all’Annunziata con il n.79 o altro bus e conseguentemente perdere coincidenze successive. 

Un sistema è tale se non si limita ad offrire il servizio tout court, sulla carta, ma intelligentemente, offre l'affidabilità. Infatti è sulla base dell'affidabilità che il singolo programma i suoi spostamenti. L'alea del ritardo per traffico non deve entrare nel novero delle possibilità: solo l'evento catastrofico ha questa prerogativa in un reale servizio pubblico civile e quindi efficace per l'utente. 

Auguriamo ai tecnici sulla cui competenza grava la bontà delle scelte, di poter mettere in atto tutto ciò che nel simulatore al computer mostra un sistema perfetto ed efficiente. Ovviamente non ci nascondiamo che la frequenza 10‘ debba riguardare anche le tratte mare-monte, senza di cui l’efficienza del sistema crollerebbe. 

Conseguentemente: mezzi, autisti e percorsi che siano il più capillarmente possibile prossimi agli insediamenti abitativi, alle case degli utenti, che dovranno vedere mutata positivamente la propria qualità di vita, per riduzione di tempi morti di attesa e mancato stress da intemperie, per citare solo due positive ricadute, senza le quali non vi sarà percezione chiara di miglioramento, pur con lo sforzo di buona volontà messo in atto.

Il ritorno del servizio pubblico non è quello proprio di una azienda privata, ma si basa, anziché sulla logica costi/ricavi, su quella costi/benefici!

Si potrà, in futuro, per maggiore soddisfazione di tutti ed ascesa della città di Messina ad un miglior grado di civiltà, ipotizzare la gratuità del servizio pubblico a fronte di una contenuta quota di incremento sugli introiti per servizi delle famiglie. Ciò, oltre a garantire una completa gratuità per il non residente, amplificando la percezione di Comune con forte vocazione turistica, potrà avere effetti positivi sull’indotto, oltre che sul risparmio delle famiglie su benzina ed annessi, senza contare la liberazione dal lavoro da autisti per i cittadini che sapranno cogliere questa opportunità.

Da tutto quanto su si comprende quanto fondamentale sia governare con acume e giuste tempistiche questo si, rivoluzionario, processo di civilizzazione!

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