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Montalbano Elicona (ME): la mostra fotografica di Tiziana Blanco




Tra le mura suggestive del Castello di Federico II nel borgo di Montalbano Elicona, sabato 22 settembre 2018, alle ore 17,00, viene inaugurata la mostra fotografica “Il tempo. L’anima antica del futuro” di Tiziana Blanco.

La mostra racconta l’architettura araba in Sicilia in parallelo agli opulenti edifici di matrice futurista, che svettano tra Sharjah e Dubai, così da suggerire l’anima del tempo, attore di un presente bifronte che conserva il passato e si affaccia al futuro.

“Il tempo. L’anima antica del futuro” intitola l’evento culturale, che prosegue il percorso iniziato dalla fotografa siracusana al “Sharjah Heritage Days” in aprile 2018, con la mostra personale “Arab Haeritage in Sicily” sul patrimonio islamico in Sicilia.

A Sharjah, la capitale di uno dei sette Emirati Arabi Uniti, poco distante da Dubai, ha trovato la sua forma il progetto diretto da Ray Bondin, consulente del Governo di Sharjah per il Patrimonio Mondiale, avente l’obiettivo di valorizzare il patrimonio arabo in Sicilia. 

Passato, presente e futuro sono i protagonisti del reportage di Tiziana Blanco, sotto il segno delle testimonianze arabe tra il IX e XII secolo in Sicilia, nello scenario di Siracusa, Palermo, Cefalà Diana, Caltabellotta, Caltagirone e Montalbano Elicona.

Proprio lo stesso Borgo messinese che rientra in gara nell’edizione straordinaria della competizione “Il Borgo dei Borghi”, programmata per il prossimo autunno nel palinsesto di RAI 3 nell’ambito della trasmissione “Kilimagiaro”, sfidando altri 59 Borghi più Belli d’Italia, selezionati dalla Direzione Rai, tra quelli più votati, ma anche meno popolari.

[...] da Randazzo a Montalbano corrono venti miglia, la rocca di Montalbano, posta in mezzo ad alte montagne, è aspra assai a salirvi e a scenderne. Non ha pari per l’abbondanza del bestiame. Del miele e d’ogni altro prodotto agrario [...]

Questo è il primo tratto descrittivo del Borgo di Montalbano Elicona, arrampicato in cerchi di case arroccate fino al Castello Svevo-Aragonese, che risale alla metà del sec. XII e tramandato dalle testimonianze del geografo arabo Al-Idrisi nel libro commissionato da Re Ruggero. 

Sembrerebbe che la tradizione araba sia contenuta già nell’etimologia del nome, avvalorando per lo più la tesi che Montalbano derivi da “Munt Alban”, ovvero il nome di un valoroso soldato musulmano.

Mentre l’appellativo Elicona, si accrediterebbe alla colonizzazione greca, in particolare ai Dori che, pensando al Monte della Beozia, da cui sfociavano le due fonti Aganippe e Ippocrene, ritenuti sedi di ispirazione poetica e, pertanto, la dimora del culto delle Muse, chiamarono Helikon (ovvero tortuoso) il luogo, che si trovava vicino ad un torrente, corrispondente al monte sul quale si ergeva il borgo medievale di Montalbano.

Il passato arabo si coniuga al presente di quella parte del borgo lontana dal centro storico, tramite i resti architettonici, che conservano l’identità storica dei vicoli tortuosi, tramite i nomi di località e di vocaboli ancora ricorrenti nel lessico dialettale (es. gìbbia; gazzana; zàccanu).

Nella mostra di Tiziana Blanco il tempo è il soggetto nascosto di un dialogo iniziato fra l’artista e le testimonianze architettoniche, che con la memoria storica traghettano il passato nel presente, plasmando l’anima antica del futuro che si va formando.

Un dialogo che si conclude con lo spettatore, incuriosito dalla magia del tempo che fa e disfa, che sfugge e si rinnova, che seguita e termina, che lascia e conserva.

L'inafferabilità del tempo, che segna la fugacità della vita di ciascuno, suggerisce la riflessione “Ed è subito sera” sui temi dell’arte, della cultura, del turismo e la salute. Alla conversazione, che impreziosisce la presentazione della Personale di Tiziana Blanco nelle sale del Castello, prenderanno parte il restauratore Franco Fazzio, l’esperto d’arte  Giovanni Taormina, la critica d’arte Ornella Fazzina, l’archeologo Lorenzo Guzzardi, lo storico dell’arte Michele Romano, il mecenate Antonio Presti, il musicista Francesco Branciamore, il giornalista Giuseppe Cadili, l’advisor Damac di Dubai Sergio Alberti, Giosuè Giliberto di Molfetta e Alter Salento.

Durante il dibattito, moderato dal giornalista Rai Guglielmo Troina, saranno proiettati i saluti del direttore dell’Heritage Institute di Sharjah Abdul Aziz.

“Ognuno sta solo sul cuor della terra 
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.”  di Salvatore Quasimodo

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