Perché una tessera?
Una tessera perché piace vedere film, perché piacciono le storie da cui si viene rapiti, perché in modo gradevole si è catapultati in mondi sconosciuti, ma anche conosciuti a cui però non si guardò mai con tale intensità, da quel punto di vista o con sufficiente acume.
Una tessera, ossia un abbonamento per vedere i film, perché? Una motivazione più sintetica? È vitamina per il cervello.
Tutto quanto su, vale per il film, ma restano aperte ancora due domande: perché al cinema e perché muniti di tessera di un cineforum.
Alla prima domanda è presto risposto: li nessuno ci disturba nella nostra attività di visione coinvolgente, complice il buio della sala e quel sentire che altri trepidano per lo stesso motivo, presi dalla storia. Infatti: appena terminati i titoli di coda con le loro belle musiche, si accendono le luci e ci si scruta in volto con gli altri, per cogliere i segni di una emozione condivisa, il che è molto bello per il genere umano.
Alla seconda domanda, riguardante perché una tessera e di cineforum, è altrettanto semplice rispondere. Aver pagato in anticipo e con un significativo sconto rispetto all’acquisto del singolo biglietto, induce a rendere abituale la frequentazione del cinema. Lo stare poi i film in un preciso elenco, ci esime da scelte, ma sopratutto, ci garantisce scelte di qualità e che vedremo pure film che potrebbero non entrare in circuito delle comuni sale, perché schiacciati da quelli per cui si è più investito in promozione pubblicitaria.
Sappiamo infatti che film di pregio rischiano una iniziale minore fortuna, per poi avere i migliori sponsor proprio negli spettatori dei cineforum. Messina poi, ha una tradizione di buon rapporto con la cinematografia straniera o autoriale, per via della crescita del gusto per il film di qualità di tanti suoi figli che si sono formati a ciò grazie alla tradizione dei festival: di Messina e Taormina ed alla conseguente, lunga, tradizione delle rassegne di cineforum nei cinema cittadini.
Cineforum in cui, tradizione ormai sopita, a conclusione della visione dei film, si apriva un dibattito preceduto dalla introduzione di un esperto che era spesso lo stesso che aveva costruito il palinsesto del ciclo di film di quel cineforum. Altre volte v’era pure un’introduzione prima che il film iniziasse.
Oggi, io che amo essere sorpreso da ciò che vedrò, non faccio uso di ciò che ormai si trova abbondantemente esaustivo in rete, già dopo che il film è alla sua prima uscita e spesso anche prima, a cura delle distribuzioni che sono evidentemente interessate a che il loro prodotto sia scelto dal mercato.
Resta da motivare l’immagine composita che illustra l’articolo: è proprio il collage delle locandine di un cineforum che inizia, come di consueto per questi circuiti, in questo periodo, tra fine settembre ed inizio ottobre, per durare, ad un film la settimana, potendo scegliere tra due giorni, nella settimana. Dura, il ciclo di visioni, per un periodo che si estende sino a maggio, sospendendo solo in prossimità delle festività pasquali e natalizie o per concomitanza con feste nazionali nei giorni di programmazione.
Buon esperimento ai neofiti di tale salutare pratica e buona perpetuazione delle sane abitudini agli affezionati che per nulla perderebbero questo affascinante appuntamento con uno sguardo acuto sulla vita ed altri mondi impensati.
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