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Messina, pornografia minorile: un magistrato condannato a sette anni



Gaetano Maria Amato, magistrato messinese accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore, è stato condannato a sette anni di carcere.

Secondo la procura di Messina, guidata da Maurizio De Lucia, il magistrato avrebbe ripreso col cellulare, e poi diffuso in rete, immagini di due ragazzine di 16 anni, e avrebbe scaricato materiale pedopornografico. 

Gaetano Maria Amato, 57 anni, nato a Messina, ha iniziato la sua carriera giudiziaria come pretore a Naso, prima al tribunale civile e poi a quello fallimentare. Nel 2009 viene trasferito alla corte d'Appello di Reggio Calabria. Spostato e padre di tre figli. 

Il giudice Amato nel 2009, quando era in servizio a Messina, subì un procedimento del Consiglio superiore della magistratura per presunti ritardi nel deposito degli atti. 

Nella contestazione si rilevava come ci fossero troppe sentenze del magistrato depositate oltre i termini. Per questi ritardi il Csm lo aveva dichiarato colpevole e sanzionato con l'ammonizione.

Amato si trova agli arresti domiciliari in un centro per disturbi sessuali.

L'accusa gli ha contestato la partecipazione attiva nei video in cui spogliava una delle due ragazzine mentre dormiva e la toccava. 

In servizio alla procura generale di Reggio Calabria, dopo l'arresto, è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio.

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