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Salotti urbani con parcheggi e trasporto pubblico





Sempre più difficile, vero? La querelle si ripropone ciclicamente, in corrispondenza dei tentativi di rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico. Porvi mano seriamente comporta decretare che è impossibile "'ntrasiri ka 'mmachina 'nto tabbacchinu je 'nto bari" ...ma fuori dal sorriso benevolo che può spuntare, va affrontata in modo equanime, ossia, rimettendo tutti gli esercizi commerciali della città nelle identiche condizioni, il più possibile, compatibilmente con il contesto all'intorno.

Comprendiamo che, nel tempo, sarà possibile ottenere una città meglio vivibile, riprendendo abitudini più sane e ritmi più lenti che sono possibili, se solo si fa fronte comune contro chi opprime imponendo sconsideratamente ritmi inumani. Alla fine, si renderà anche meglio, essendo meno stressati.

E veniamo alla proposta: chiariamo quali siano le vie che si vogliono far divenire salotto urbano, servito dal mezzo pubblico efficiente, e che quindi indurrà i più ad abbandonare l'auto. Ci vuol molta pazienza ma è una linea vincente, come tutto ciò che facciamo, solo se ci crediamo e saremo capaci di dimostrare a tutti la bontà e la funzionalità dell'ipotesi. Certo, non va meschinamente remato contro per partito preso, ma queste azioni ormai i cittadini hanno imparato a distinguerle. 

La proposta!, vero: fatta la scelta che ovviamente terrà conto della attuale dislocazione degli esercizi commerciali, nel senso di agevolarne la frequentazione da parte dei pedoni, rivolgiamoci a quelli che ancora abbeverano le auto.

Assodato che nei salotti o soggiorni che siano, solo una mobilità dolce è consigliabile e meglio ancora se non inquinante localmente, come l'elettrico permette, saranno i mezzi di trasporto pubblico comunale a transitare in tali contesti, ossia lungo l'intero loro percorso in centro urbano. 

Eventualmente, risultasse necessario, solo le auto a lunga permanenza in parcheggio, quindi non inquinanti come quelle a veloce rotazione, potranno essere ospitate. Accesso ai parcheggi in fascia oraria di inizio lavoro ed in quelle di fine lavoro mattutino e serale, per dar poi spazio al parcheggio residenti per la fascia notturna, e sempre con corsia di scorrimento locale in sede promiscua con il mezzo di trasporto pubblico a cui si accoderanno per uscire, come per entrare.

Allora le auto dove scorrono, se nei salotti parcheggiano solo e per lungo tempo? Nelle strade a monte ed a valle del salotto, dove trovano posto anche i parcheggi di breve durata, ossia quelli entro l'ora di permanenza. Ovviamente, saranno affrancate dall'incombenza parcheggio le parallele al salotto, almeno due, una per ciascun senso di percorrenza, per rendere di parcheggio, sfruttando la strategia della spina di pesce, le traverse.

Sconvolgente vero? ...Eppure, per certe scelte coraggiose, ma poi non tanto difformi da quanto già avviene, solo renderle istituzionalizzate, basta davvero poco. Un piano organico, verificato nelle capienze e funzionalità tramite sopralluoghi e tracciamenti idonei. ...anche la buona volontà di tutti, e si potrebbe godere di un bel rilancio turistico-commerciale della città. 

Comprendo tutte le istanze dei sempre pronti a: "tra il dire ed il fare...", raccogliamo la sfida!
Eppure, rilancio: quale gruppo sociale, associazione o altro ritiene di spendersi in tal senso, esser positivamente propositiva, in un ragionamento di ampio respiro che non veda solo l'imprevidente, "vulemu 'ntrasiri 'nchi'mmachini".

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